Avrei voluto scrivere dei trent’anni dal mio coma profondo (10 aprile 1991). Cedo il passo al nome At-en, in zumero: “Signore (en) Aldilà (At)”, città emersa nell’ultimo anno.
Leggo su La Stampa, a cura di Fabio Sindici un tradizionale articolo di archeologia della pietra che mi invita nell’archeologia del linguaggio.
L’archeologia del linguaggio ha spazio su Tellusfolio (in “Ordine di farfalla”) e ArcheoMedia, ma è ignorata da ogni pubblicazione cartacea. È più nascosta di At-en!
Amenofi III sarà stato un megalomane, come testa l’articolista; ma, proprio per questo io lo ringrazio di aver titolato così la città: il figlio Amenofi IV l’abbandona. Cambia dio: Akhenaton, ‘caro al dio Aton’. Aton ed Aten sono traslitterazioni dello stesso nome. At-un esce dai grafi: At-nu = “immagine (nu) Aldilà”, in zumero. Pare che il figlio del fondatore di questa capitale dell’Egitto in fronte a Tebe1 avesse co-regnato. Morto il padre, abbandonò la città, che divenne una Pompei, cioè una città conservata perfettamente, sotto la sabbia, anziché nella roccia lavica.
Giovanni Semerano mi aiuta su Aton:
“Quelli che dovrebbero essere attributi dell’unico grande Dio, restano nomi di divinità che si contendono l’egemonia, non del cielo ma di centri di culto, di alcuni templi su altri. L’esempio più istruttivo è la lotta in Egitto per Aton contro Ammon, scatenata alla fine della XVIII dinastia da Amenofi IV, per ragioni più politiche ed economiche che religiose.”2 Però ignora Aten.
Che At- indichi l’aldilà viene comprovato dal nome At-al-an-ta: “natura (ta) del cielo (an) alto (al) Aldilà (at)”. Il cielo è la volta azzurra, o nera, di notte, coi me-acula (in latino), aghetti del Me, ‘la parola creatrice divina’.
Leggo: am-en-u-phi = “che venga (am) il Signore (en) soffio (phi) di tutto (u)”. Regnò dal 1386 a.C. al 1349 a.C.
Leggo Am-mon completo in Am-Numun = “Che venga il seme dei semi”.3
Carlo Forin
1 “Connessione accompagnata (Te), con l’Essere (-be)”.
2 Giovanni Semerano, Le origini della cultura europea, Leo Olschki editore, Firenze, 1984: 139.
3 am3 [A. AN]
writing of coniugation prefix /a-/ with ventive element /-m/ in NS and OB texts – compared with im-ma. (John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Logogram Publishing, Los Angeles, 2006: 18).
nu
image, likeness, picture, figurine, statue [NU archaic frequency]. (Halloran, cit.: 208).
nun
n., prince, noble, master (ni2, ‘fear, respect’, + un, ‘people’ ?) [NUN archaic frequency].
v., to rise up (n, ‘to be high’, + u5, ‘to mount; to be on of; raised high).
adj., great, noble, fine, deep. (Halloran, cit.: 212).
numun, nugunx, nigunx
n., seed; sowing; comfield; offspring, progeny; hereditary line (nig2, ‘thing’, + gun3, ‘dots, spekles’) [NUMUN archaic frequency].
v., to produce. (Halloran, cit.: 211).