Testi scelti da Ricognizioni
NUOVOMONDO – LA NAVE
Visto dall’alto è un canale
D’acqua salata con gli argini fondi,
qua di cemento e là di lamiera.
Si spacca la folla in diagonale,
una faglia slitta via.
E tutto crolla,
ma solo dentro.
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IL ROSA DELLA NEVE
Incorniciata dalla guarnizione
del parabrezza tra il ponte e le strade
l’aureola appare come altro a sé.
Sarebbe una voce capace di tagliare
il nastro della ragione che ci lega qui
se con la pazienza di un docente
non ci dimostrassimo ciechi
di fede ogni giorno il teorema.
Così la fila avanza e lascia
una curva in discesa ai lati
della labbra mentre le dita
dei monti affrescano l’impossibilità
di catturare il rosa della neve.
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LA TRAPPOLA
Con pazienza ho infilato per ore
i punti dell’ago come se la danza
delle dita fosse un rituale,
la pozione per ignorare il tempo.
Nell’urgenza del respiro
non avevo che questa azione inutile,
che restare sola senza parlare
dentro i muri.
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MANI
Proprio oggi ho visto le tue mani
scolpite nelle sue. Mi ricompari
a tratti, a pezzi, ancora viva.
Sono carne di nostalgia le dita
di marmo molle senza rughe
e con lo smalto scuro. Sguardo
che richiama di fianco la tua assenza,
corpo invisibile tra noi.
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TRA DUE MURI
Mi volti le spalle e vai tra due muri
di fiori, hai le redini
di ciò che è stato. Il piede alzato
per il passo e la sensualità
del vento in una curva sui capelli
non si perderanno. La carta
e gli occhi scambieranno
per anni le interpretazioni.
Oggi il non visto ha un senso
D’arresto che si prolunga,
di sospensione del fiato mentre
la palla sta alta sulla rete.
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UNA SVOLTA
È una svolta che forse non c'è
questo giorno colmo di pensieri.
Sei un uomo con le valigie piene
D’aria. Ogni volta che le aprirai
darai pane ad altri respiri.
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CREAZIONE
Ho creato una breccia fra le mura,
un’evasione di note.
Una preghiera materiale
del corpo vivo.
È carne e terra e cielo.
Ha il sapere, oltre le regole
dei soprusi della ragione.