Nonostante la finestra aperta nella stanza dal lungo commiato, l’aroma della rosa resta legata all’alito che fu lì. Siamo ancora una volta senza anteriore esperienza nuovi venuti, invaghiti. La rosa! Il campo dei suoi viali sventerebbe persino l’ardire della morte. Nessun cancello che si opponga. Il desiderio vive, male delle nostre fronti svaporate.
Chi cammina sulla terra delle piogge non ha nulla da temere dalla spina nei luoghi finiti ed ostili. Ma se si ferma e si raccoglie, guai a lui! Ferito al vivo, subito vola in ceneri, arciere ripreso dalla bellezza.
Trad. Giorgio Caproni