Mario Draghi, presidente della Banca centrale europea dal 2011 al 2019, viene ricevuto dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella per fare un nuovo governo.
Accetterà l’incarico, magari con riserva?
Io, socio-economista, lo spero tanto.
Lo spero perché confido nella sua esperienza fatta nei circoli europei, nella sua pratica di cose monetarie, nella prudenza manifestata nei nove anni di presidenza della Banca centrale europea quando domò i circoli tedeschi, pronti a coglierlo in fallo per dominare l’Europa completamente.
Lui seppe resistere e la Ue perdura.
Come in ogni cosa umana sarà un azzardo dentro ai circoli stretti italiani.
Accetterà?
Saprà muoversi dentro all’infinitamente piccolo come ha fatto nell’infinitamente grande?
I piccolissimi uomini politici italiani sapranno riconoscersi tali per cedergli il passo?
La destra storica sfrangerà Forza Italia dalla Lega e da Fratelli d’Italia per aderire ad una maggioranza Ursula von der Leyen?
I frantumi delle stelle sapranno abbandonare le loro resistenze, sazi dello scalpo di Matteo Renzi? Questo apprendista politico sarà sazio dello scalpo di Giuseppe Conte?
Stiamo a vedere; forse li sto sottovalutando.
Carlo Forin