L’inestricabile crisi di governo rappresenta uno psicodramma di cui gli italiani farebbero volentieri a meno mentre sono alle prese con un’interminabile pandemia che richiede una vasta alleanza democratica per essere sconfitta. Come ha scritto Mario Ajello in un editoriale apparso sul Messaggero, la misura di una politica incapace di dare risposte all’emergenza sanitaria sta in un paradosso, quello degli imprenditori e dei sindacati che sentono il bisogno, come gran parte degli italiani, allibiti davanti ai giochetti inconcludenti dei partiti, di arrivare alla scelta di un premier di alto profilo, espressione di un ampio schieramento di forze.
Ci associamo pertanto all’appello lanciato di recente dall’Anpi per una grande alleanza democratica volta a battere l’epidemia e a promuovere la rinascita del nostro Paese in un contesto europeo. Non va infatti dimenticato come, proprio grazie all’impegno dell’Unione europea, finalmente decisa a superare divisioni e veti reciproci, si è delineata la possibilità di uscire dalla crisi in atto con l’adozione del Next Generation Eu, altrimenti detto Recovery Fund, che non va assolutamente messo in discussione, assieme ad altri utili strumenti quali il Mes che potrebbe tornare a vantaggio dei nostri ospedali di zona.
Basta dunque con insopportabili contrasti che finiscono per alimentare il malcontento popolare e tornare a vantaggio di populisti e sovranisti, da sempre sostenitori di anacronistiche soluzioni nazionali per la risoluzione dei problemi contingenti. Unità nella diversità, secondo l’autentico spirito del federalismo europeo: questa è la risposta necessaria in questo momento di confusione e disorientamento dell’opinione pubblica, e l’unica soluzione praticabile.
Guido Monti
responsabile del Comitato provinciale per l’Europa di Sondrio