Sabato , 16 Novembre 2024
VIGNETTA della SETTIMANA
Esercente l'attività editoriale
Realizzazione ed housing
BLOG
MACROLIBRARSI.IT
RICERCA
SU TUTTO IL SITO
TellusFolio > Critica della cultura > Lo scaffale di Tellus
 
Share on Facebook Share on Twitter Share on Linkedin Delicious
Mauro Raimondi. Sembra ieri… 
Un ritratto di Franco Loi
21 Gennaio 2021
 

Signor Loi, di poesie non ne scrivo e non me ne intendo”.

Così, nel dicembre del 2005, mi sono presentato a Franco Loi, il grande poeta che proprio oggi avrebbe compiuto 91 anni.

Era, ed è vero. E di conseguenza questo mio articolo non tratterà di critica letteraria ma dell’uomo che ho avuto la fortuna di conoscere e di cui ho avuto il privilegio di scrivere la biografia.

Quella sera lui era intervenuto, come ospite, alla presentazione di un testo sul calcio che avevo scritto insieme ai giornalisti Alberto Figliolia e Davide Grassi. Ci trovavamo alla Mondadori di via Marghera e oltre a lui c’erano Gianni Mura (che adorava la sua poesia e lo guardava addirittura con soggezione), Sandro Mazzola e Giovanni Lodetti. Un bel “parterre de roi”.

Io non lo avevo mai incontrato ma alla fine dell’incontro, mentre si era già avviato verso l’uscita, gli sono letteralmente corso dietro per chiedergli se potevamo vederci: avevo scritto un libro su Milano e desideravo la sua prefazione. Una bella faccia di tolla, a ripensarci.

Lui, dopo avermi fissato un momento, mi ha sorriso e mi ha dato il numero di telefono. Come se niente fosse. E questo ben sintetizza chi era Franco Loi. Una persona d’altri tempi. Mi verrebbe da dire: un uomo del Novecento. Persona del popolo (quando il “popolo” esisteva ancora, con i suoi riti e i suoi valori) era nato, e persona del popolo restava, senza che la fama avesse minimamente intaccato la sua genuinità, la sua innata disponibilità verso gli altri. Amava guardare le persone negli occhi, toccarle. Spesso, mentre gli stavi parlando, ti appoggiava un braccio sulla spalla. Era il suo modo per dirti che ti era vicino, che ti capiva. Lui era la sua poesia, fatta di compassione, di empatia, di “un sentire comune”.

Inutile dire che un mese dopo potevo vantare le sue parole, rigorosamente scritte a macchina perché il computer non lo ha mai utilizzato, come introduzione a CentoMilano. E sottolineo vantare, perché un libro su Milano con il suo nome come prefattore assumeva tutto un altro valore. Quando l’ho comunicato alla casa editrice non ci volevano credere.

Altrettanto inutile aggiungere che non mi ha chiesto assolutamente nulla, come compenso. Anzi, quando gli ho regalato un libro fotografico sulla Milano bombardata per ringraziarlo, non si è mostrato affatto contento. Mi ha domandato un po’ bruscamente il motivo di quel dono, ha sfogliato il testo per pura educazione e infine lo ha appoggiato sulla pila degli altri che teneva sempre sul tavolo del salotto. Perché la sua era una cortesia vera, schietta, da pari a pari, che escludeva l’autocompiacimento: non amava affatto essere “lisciato” o elogiato. E se rispettavi queste regole, diventare suo amico era facile, quasi naturale.

In seguito, abbiamo partecipato insieme a degli incontri sulla poesia milanese organizzati dal Comune di Milano. E io ho passato pomeriggi interi a casa sua, in via Misurata, a sentirlo parlare della sua infanzia (di cui si ricordava particolari incredibili), della guerra (un altro dei suoi argomenti preferiti) e della città. È stato al termine di uno di questi che gli ho chiesto se avesse mai pensato di scrivere un’autobiografia. Aveva attraversato quasi ottant’anni di storia italiana e milanese, aveva conosciuto scrittori e personaggi famosi (da don Milani a Renato Curcio, per citare solo i primi due che mi vengono in mente), era perfino andato in carcere per un’accusa infondata di avere appartenuto alle Brigate Rosse. Mi ha risposto che una giornalista si era offerta ma poi era sparita. Quindi, mi ha guardato e mi ha detto che gli sarebbe piaciuto che fossi io, a farla.

Da bambino il cielo è nato così: dalle sue risposte alle mie domande, dai suoi racconti. Anche se io ho consegnato a Franco una versione di centocinquanta pagine che, quando me l’ha restituita, era diventata di trecento. Perché, giustamente, lui ha voluto aggiungere tutti i particolari che desiderava. Ed erano tanto, poiché l’aveva vissuta intensamente, la sua vita.

Abbiamo presentato il libro al Teatro Franco Parenti, in occasione della vigilia del suo 80esimo compleanno. Era il 20 gennaio 2010. Da quel giorno sono passati undici anni. Sembra ieri.

 

Mauro Raimondi


Articoli correlati

  Premio Juan Montalvo: un pomeriggio di poesia senza tempo
  Spot/ Monza, PoesiaPresente2010. “In nome di Dio”
  In libreria/ Roberto Malini. “Bianca come la sera”
  Buon compleanno, Franco!
  Milano. Civiche scuole: il massacro continua
  Da bambino il cielo. Autobiografia di Franco Loi
  La grandezza del sur Carlo milanes al castello
  “Il mio cinema”. Intervista a Franco Loi
  Iniziative/ Incontro con la poesia
  “Quel 10 agosto 1944, in Piazzale Loreto, io c’ero” Intervista a Franco Loi
  Peti, poeti e corazzata Potemkin
  I luoghi del derby di Milano
  Le opere cinematografiche su Milano in guerra: i documentari
  CIA Manzoni. La lezione si fa alla radio
  La storia di Milano attraverso il suo derby
  Alberto Figliolia. “L'attimo vincente” di Davide Grassi
  Giovedì a Milano. Presentazione del libro “Cento novantesimi”
  Milanesi per sempre a Book City
  Davide Grassi, Mauro Raimondi: “Milano è rossonera”
  Alberto Figliolia e Davide Grassi. La sua Africa. Storia di Samuel Eto'o
  Milano e il suo derby, 102 anni di passione sportiva
  Alberto Figliolia, Davide Grassi, Mauro Raimondi. Eravamo in Centomila
  Alberto Figliolia. “Un calcio alla guerra” di Davide Grassi e Mauro Raimondi
  Ma l'aria di città (cartoon), Eravamo in Centomila (derby Inter-Milan)
  Carcere di Opera-Milano. Calendario poetico 2018
  Milano-Opera. Il Calendario 2020
  A ruota libera, calendario poetico 2017
  Alberto Figliolia. A Sandro Mazzola
  Mazzola e Prati, glorie del calcio italiano
  Alberto Figliolia. “Nerazzurri siamo noi” di Francesco Caremani
  Un ricordo di Giovanni Lodetti
  Sandra Chistolini. La Scuola di Barbiana di don Lorenzo Milani
  Pier Luigi Fanetti. Ritorno a Barbiana
  Sergio Caivano. Gaetano Arfé partigiano in Valtellina
  Un appello dei “ragazzi di don Milani”
  Maria Paola Forlani. I predatori dei ‘Beni artistici’, dei ‘Beni della comunità’
  Paolo Fasce. Lo sciopero al contrario
  Gruppo Abele. “La scuola che ci piace”
  Maria Lanciotti. Bignamino di una cronaca non ancora storicizzata – 1
  Alberi della pace. Al monastero di Santa Giulia in Brescia
  Dell’amore per la musica, la vita e l’umiltà
  Sandro Fancello. Dieci capitoli sul Sessantotto. 9 e 10
  Mario Calabresi. Spingendo la notte più in là
  Maria Lanciotti. “La Pantera siamo noi” trent’anni dopo 2
 
 
 
Commenti
Lascia un commentoLeggi i commenti [ 2 commenti ]
 
Indietro      Home Page
STRUMENTI
Versione stampabile
Gli articoli più letti
Invia questo articolo
INTERVENTI dei LETTORI
Un'area interamente dedicata agli interventi dei lettori
SONDAGGIO
TURCHIA NELL'UNIONE EUROPEA?

 70.7%
NO
 29.3%

  vota
  presentazione
  altri sondaggi
RICERCA nel SITO



Agende e Calendari

Archeologia e Storia

Attualità e temi sociali

Bambini e adolescenti

Bioarchitettura

CD / Musica

Cospirazionismo e misteri

Cucina e alimentazione

Discipline orientali

Esoterismo

Fate, Gnomi, Elfi, Folletti

I nostri Amici Animali

Letture

Maestri spirituali

Massaggi e Trattamenti

Migliorare se stessi

Paranormale

Patologie & Malattie

PNL

Psicologia

Religione

Rimedi Naturali

Scienza

Sessualità

Spiritualità

UFO

Vacanze Alternative

TELLUSfolio - Supplemento telematico quotidiano di Tellus
Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
Sede legale: Via Fontana, 11 - 23017 MORBEGNO - Tel. +39 0342 610861 - C.F./P.IVA 01022920142 - REA SO-77208 privacy policy