Anche gli animali pregano,
dice il Papa. E aggiunge:
ma solo noi preghiamo coscientemente.
Però, quando la preghiera
è una tacita richiesta di comprensione,
una sommessa invocazione d’aiuto,
la coscienza vi è già inclusa:
la nostra, basta anche per loro.
Poiché dobbiamo farci perdonare,
da tante specie animali,
il giogo della sofferenza
che infliggiamo loro;
e certa insensibilità, propriamente umana.
Sperare nonostante tutto
è un bel modo di pregare
da parte degli animali, oltre a orazioni
fatte di gesti, suoni, sogni.
Chissà che non preghino
anche per la nostra redenzione!
Michele Tarabini, testo e foto