Philipp Schaufelberger: guitare; Frank Kroll: soprano saxophone, clarinette basse; Hélène Breschand: harpe; Michel Godard: tuba, serpent; Wolfgang Zwiauer: guitare basse; Bänz Oester: contrebasse; Pierre Favre: percussion, batterie

Enregistré à Bâle en octobre 2005

Compositions de Pierre Favre

1. Mort d’Eurydice / 2. Panama / 3. Albatros / 4. Reflet Sud / 5. Fire Red - Gas Blue - Ghost Green / 6. Nile / 7. Décors

Il settantenne percussionista svizzero firma un'opera ispirata e lieve, fuori da ogni possibile incasellamento. Esattamente come il suo lungo percorso musicale che l'ha visto protagonista sia nel campo jazzistico così come nella contemporanea, dal free jazz a Xenakis. Un organico decisamente inconsueto è protagonista di un percorso musicale in cui il drumming contemporaneo del leader fa da controcanto a composizioni che spaziano con leggiadria dal jazz alla musica rinascimentale, impregnate di uno swing leggero, più suggerito che palpabile.

L'ispirazione è fresca, l'organico mette a confronto corde e fiati, pelli e strumenti elettrici, ma tutto scorre con grazia e pacatezza grazie alla scrittura sapida e meditativa del leader che riesce ad evitare qualsivoglia stridore stilistico.

I titoli, sia dell'album che dei vari brani, suggeriscono il tema del viaggio e la scorrevolezza. Il percorso idealmente si svolge da occidente ad oriente, e durante il percorso, Michel Godard, strumentista autorevole, si ritaglia spazi importanti sia alla tuba che con il serpent, uno strumento singolare ed antico.

Un disco riuscito, esplicativo della linea musicale che da sempre contraddistingue l'etichetta di Monaco, ma con una propria originalità, impregnato di uno stato di grazia compositiva e di impasti sonori non scontati. Poesie en mouvement come recita il titolo del film di Pio Corradi appena uscito e dedicato al batterista svizzero.

Potete ascoltare un breve sampler di ogni brano cliccando qui

Roberto Dell’Ava

www.pierrefavre.ch

VALUTAZIONE : * * * *