Un progetto che nasce dalla commozione per la morte violenta del giovane Willy Monteiro Duarte. Ecco le prime poesie, cui se ne aggiungeranno altre nei prossimi tempi, fino a diventare un’antologia poetica di ricordo e civiltà.
Mark Fisher ricordava che la scrittura non è mai stata retaggio del capitalismo. Il capitalismo è profondamente analfabeta. È richiamando le sue parole che vogliamo presentare queste “Poesie per Willy”, un progetto nato dalla voglia di rompere lo schema, spettacolare ma narcotizzante, del consumo mediatico. Quello che è accaduto a Willy Monteiro non deve rimanere una delle tante teatralizzazioni a tempo dell’orrore e dell’indignazione collettivi, un “caso” spremuto finché fa audience e subito dopo dimenticato nel preciso momento in cui viene soppiantato da un altro. Per essere fecondo, il dolore sociale deve potersi trasformare nella ricerca di uno spazio di dignità. Attraverso la scrittura intendiamo contribuire alla messa in moto di questo processo di liberazione, facendo della poesia una breccia per immaginare un mondo diverso possibile. Come Realisti Terminali abbiamo risposto con convinzione alla sfida lanciata da Roberto Malini e dai Poeti della Lettera; Willy Monteiro Duarte. Vi presenteremo un progetto poetico che inizierà sui social e poi diventerà un’antologia congiunta. Il movimento del Realismo Terminale e i Poeti della Lettera si affiancano alla famiglia di Willy Monteiro. (Tania Di Malta)
REALISMO TERMINALE
I nostri calci
è la violenza un aperitivo,
sta nel telegiornale della sera
all’ora in cui finisco la verdura.
e sono le pedate date in pancia
tali da seppellire anche il respiro,
solo a vederle mettono paura
e spiace tanto ma che cosa farci,
poi senza fiato sbrano l’aria pura.
Guido Oldani - inedita
Slogan per Willy
«Beati i miti, perché erediteranno la Terra» (Mt 5, 5)
Volevi fare da cuscinetto
fra i litiganti, mettere pace,
spingere il mondo per il suo verso.
Ma il tuo sorriso non ti ha protetto
dalla ferocia cieca e vorace
di anime nere. Non andrà perso,
però, il tuo gesto di uomo giusto,
te lo prometto: io sono Willy,
scandito in coro; io sono Willy,
ai quattro venti; io sono Willy.
Nelle gabbie dei circhi i violenti,
si dia in premio la Terra ai tranquilli.
Giuseppe Langella - inedita
La raccomandazione
Ancora un altro show, giusto un quarto d’ora
questo varrai Willy, nel globo dei revival.
Un punto di sutura, fra cicatrici immemori
una casacca bianca, tatuata dagli anfibi.
Come faremo Willy a dare un senso a tutto
difficile spiegare che non eri una bistecca.
una raccomandazione da dare al Padreterno:
morire preso a botte, non è cosa da tutti.
Tania Di Malta - inedita
POETI DELLA LETTERA
Il sangue di una vita
in morte di Willy Monteiro Duarte (1999-2020)
Il sangue di una vita
sgorga da una ferita
quando il riso squarcia il viso
come un taglio nella luce.
C'è luce nella morte.
C'è morte in una lampada
accesa come luna
finché un sasso la spegne.
C'è distacco nel riso
che perde goccia a goccia
la sua luce di lampada.
C’è dolore negli occhi
che hanno perso le lampade
e lasciato le stelle.
Infine solo sassi,
nel brusio di parole
illeggibili ormai.
Roberto Malini - inedita