In un periodo funestato dall’emergenza sanitaria avere il coraggio di proporre cultura quando le risorse, già tutt’altro che abbondanti prima, diventano ancora più magre è sinonimo di coraggio. Un coraggio all’insegna della ricerca della bellezza, come da citatazione dostoevskiana ripresa dai patron del festival Giovanni e Norma, che vedrà il festival valtellinese snodarsi lungo la Valtellina in 11 tappe.
Se già organizzare un concerto presenta problemi organizzativi complessi aggravati dal Covid, proporne 11 in 11 location diverse è sicuramente opera di tenacia e di profonda passione per questa nostra bella e bistrattata musica. Ovviamente la situazione sanitaria ha un suo prezzo da pagare, quindi per evidenti motivi i costi sono cresciuti e il margine derivato dal merchandising per questa edizione è azzerato.
Le conseguenze dirette sono due: per assistere ad ogni concerto bisogna prenotarsi via mail e viene richiesto un contributo ad personam di almeno 10 euro a sera. Questo ticket, assolutamente minimo, servirà a saggiare e contare con mano l’effettiva incidenza della musica jazz ed il numero degli appassionati valtellinesi e valchiavennaschi. Io sono fiducioso, anche perchè il cartellone è tra i migliori in assoluto tra tutti i pochi festival italiani che hanno avuto la forza di organizzarsi per questa estate.
Lascio che ognuno scorra il programma al link a piè pagina ma è evidente che nomi quali Silvia Bolognesi, Pasquale Mirra, Gianluca Petrella, Norma Ensemble, Alessandro Lanzoni, Marco Bardoscia, Eloisa Manera, Tino Tracanna e molti altri farebbero gola a qualsiasi festival europeo.
Un’altra iniziativa messa in cantiere si chiama “Germogli Sonori” – Laboratori musicali per bimbi in età scolare (6-11 anni), in collaborazione con Ass. Musica Viva, CID, Ass. l’Ghirù, Comune di Piateda e la Comunità di Ambria con il sostegno di ProValtellina.
Le date vanno dal 10 luglio, concerto di apertura con Silvia Bolognesi Young Shouts a Poschiavo, in Svizzera ma a due passi dal confine italiano, fino al 14 agosto. Molti i concerti all’aperto ma tutti con il piano b in caso di maltempo.
Roberto Dell'Ava
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