Mario Lozzi
Profumo di santità
Una storia di fede… controcorrente
Aracne, 2017, pp. 480, € 25,00
Mi dicevano sempre Dio ti vede il titolo del lungo racconto autobiografico pubblicato da Mario Lozzi con Altromondo Editore nel gennaio 1990 e inspiegabilmente subito sparito dalla circolazione, fuori catalogo e fuori commercio. Se qualcuno ha avuto modo di leggere quel libro, fin dalla sua uscita introvabile, è stato grazie al prestito personale dell’Autore, che ne possedeva una copia. Chi scrive, ha avuto tale privilegio.
Lampante, inequivocabile, il compendio dell’opera redatto con lo stile inconfondibile dello scrittore, ex sacerdote:
«Ti possono fare tutte le iniezioni di questo mondo, ma se da piccolo, te ne fanno alcune di senso di colpa, contrai una malattia cronica che può farti seccare l’anima come il fieno tagliato. Questo è il succo del libro. È la storia di una liberazione costata molto, descrizione della lotta d’una formica contro i poteri che ci schiacciano per avere al posto nostro un gregge di pecore bianche, morbide e pronte per essere tosate».
Mario Lozzi, nato a Montefiascone nel 1939, venuto improvvisamente a mancare lo scorso 6 luglio 2020, è tornato per sempre nella sua bella terra viterbese ‒ vanto dei vini DOC italiani: Est! Est!! Est!!! ‒ ma prima ha sistemato alcune cosette che andavano raddrizzate. Leale servitore e difensore del Vero, in qualunque ambito e circostanza e direzione, agguerrito di una conoscenza vasta conquistata a proprie spese e sofferenze, si è rimesso sotto con l’ostinazione dell’uomo mite che sa incassare facendo tesoro delle nerbate di cui però tiene il conto, e ha ricostituito il suo “patrimonio”, e con gli interessi. 480 pagine per ri-raccontare la sua vita nel nuovo libro Profumo di santità ‒ Una storia di fede… controcorrente (Aracne Editrice, 2017), con l’aggiunta di una lunga appendice su “l’evoluzione della Chiesa, cristiana prima e cattolica poi, da semplice annuncio di pace, di amore, di libertà, a strumento di oppressione e organizzazione di potere senza scrupoli”.
Mario Lozzi per nostra fortuna l’abbiamo avuto a Velletri e qui resta, nello spirito fattivo che ha saputo trasmettere in tanti anni di impegno sul piano sociale e culturale e soprattutto umano, e con le numerose pubblicazioni, in dialetto e in lingua, da scoprire e riscoprire.
Maria Lanciotti