Gli schiavi dell’orgoglio
si sentono spesso umiliati
e son pronti a vendicare
i torti subìti.
Si coricano infelici,
trangugiano notti agitate,
si ridestano improvvisi:
coscienza vagante, corpo sudato
(dalla viltà trascinato),
vanno a soffocare innocenti respiri.
L’orgoglio, esploso nell’egoismo
stampa macabri sorrisi:
dall’amore erano stati delusi
(poiché l’avevano confuso col dominio).
Michele Tarabini