Via, pensieri, voi, nubi autunnali!
Ora è la primavera dorata!
Forse nell’amarezza, nel pianto
Passeranno gli anni della giovinezza?
No, voglio ridere attraverso le lacrime,
Intonare canzoni nel dolore,
Sperare comunque senza speranze,
Voglio vivere! Via, pensieri tristi!
In un triste campo desolato
Seminerò fiori variopinti,
Seminerò fiori nel gelo,
Verserò su di essi lacrime amare.
E per queste lacrime cocenti si dissolverà
Quella possente crosta di ghiaccio,
Forse i fiori cresceranno – e giungerà
Anche per me l’allegra primavera.
Trasporterò un pesante masso
In cima a un’erta montagna sassosa
E, portando questo tremendo fardello,
Intonerò un’allegra canzone.
Nella lunga notte buia, impenetrabile
Non chiuderò gli occhi per un attimo,
Cercherò la stella polare,
La chiara sovrana delle notti buie.
Sì! Riderò attraverso le lacrime,
Intonerò canzoni nel dolore,
Spererò comunque senza speranze,
Vivrò! Via, pensieri tristi!
2 maggio 1890
Larysa Petrivna Kosach-Kvitka (1871- 1913) è stata una poetessa ucraina. Drammaturga, saggista, traduttrice, attivista sociale e raccoglitrice di canzoni folk. È stata la prima a narrare le sofferenze del suo popolo sotto l'imperialismo russo. Canta l'eterna lotta tra il bene e il male, dove il bene è rappresentato dalla Speranza. Notissima in patria con lo pseudonimo di Lesia Ukraïnka, tanto che la sua effigie è presente sulla banconota da 200 Grivnie ucraine. Con le sue opere poetiche fu sostenitrice della dignità e dell'indipendenza culturale del suo paese.