La morte per soffocamento di George Floyd ad opera di un agente di polizia di Minneapolis, mi ha fatto capire che quello che so della polizia municipale statunitense lo so dai telefilm o dai film. Per la maggior parte dei quali la polizia è corrotta, il sindaco un delinquente che venderebbe la propria madre, la moglie e le figlie, pur di essere rieletto, e tutto questo perché possa spuntare un Serpico duro e puro che, con immane fatica, orribili sofferenze e qualche atroce perdita di affetti, rimetta tutto a posto.
Poi ho guardato su Wikipedia chi fosse sindaco di Minneapolis e ho così scoperto che da almeno 50 anni è un democratico. Nessuno di loro è stato inquisito. Quello che so dei democratici è che non sono razzisti, almeno non quanto i repubblicani. Ma, negli USA, non è il sindaco a nominare il capo della polizia? E i poliziotti in questi 50 anni come li hanno “democraticamente” scelti e addestrati?
Come disse Socrate, per evidente auto piaggeria, so di non sapere un accidente che non sia una manipolazione della realtà. Mi ritrovo come quando una dotta egittologa del Museo egizio di Torino mi spiegò che le piramidi non le avevano costruite gli schiavi ma dei normali salariati che facevano anche sciopero se non venivano adeguatamente pagati. Solo che quella volta lei smontò la bufala fornendomi una verità documentata, questa volta non so dove trovare la verità. E certamente non è l’unico argomento sul quale ho delle convinzioni sbagliate.