Venerdì , 15 Novembre 2024
VIGNETTA della SETTIMANA
Esercente l'attività editoriale
Realizzazione ed housing
BLOG
MACROLIBRARSI.IT
RICERCA
SU TUTTO IL SITO
TellusFolio > Scuola > Laboratorio
 
Share on Facebook Share on Twitter Share on Linkedin Delicious
Sergio Caivano. Da “Fischia il vento” a “Bella ciao”
23 Maggio 2020
 

Sabato 25 aprile abbiamo esposto il tricolore e cantato “Bella ciao”, che si è imposta autorevolmente tra le tante canzoni partigiane pur essendo apparsa solo sul finire della lotta contro il nazifascismo, tratta dall’aria di un canto delle mondine. La sua orecchiabilità ed il senso compiuto delle parole hanno conquistato il mondo. Tanto che viene oggi cantata in tutti i Paesi e, la cosa ci deve fare molto piacere, quasi sempre integralmente in italiano. Ovunque ha assunto il significato della lotta per la libertà.

Ma non era la prima, né tantomeno la più diffusa canzone dei partigiani. Già sul finire del 1943, un medico ligure, Felice Cascione, con una esperienza come militare in Africa e poi in Russia, era ritornato dalla steppa con nelle orecchie l’aria di una locale canzone di moda. Divenuto comandante partigiano di una banda operante nella Liguria di ponente in un’area compresa tra le alture di Genova e di Savona, ed avendo tra i suoi partigiani un commilitone reduce anch’esso dalla Russia, Giacomo Sibilla “Ivan” che si ricordava l’aria di “Katiuscia”, relativa alla nostalgia di una ragazza per un giovane soldato al fronte, pensò di musicarla e d’inserirvi le parole chiamandola “Fischia il vento”. Ma c’è di più. Il CLN di allora la promosse ad inno ufficiale dei partigiani. Poco dopo Felice Cascione, per tutti “u megu”, morì nel corso di uno scontro coi fascisti. Venne decorato con la medaglia d’oro. “Fischia il vento” restò la canzone ufficiale partigiana. “Bella ciao” venne cantata da alcune brigate partigiane solo verso la fine del conflitto. Ma divenne famosa, anzi famosissima, nell’immediato dopoguerra, anche perché cantata da idoli quali Yves Montand, Milva, Goran Bregovic e tanti, tantissimi altri, che la diffusero in tutto il mondo.

Un’ultima considerazione: “Fischia il vento” può apparire come una canzone sovietizzante, vista l’origine (anche se, come abbiamo visto, non era certo questa l’intenzione dell’autore). “Bella ciao”, invece, trae origine dal canto di lavoratrici sfruttate come le mondine e perciò risulta più comprensibile a tutti.


Sergio Caivano


 
 
 
Commenti
Lascia un commentoNessun commento da leggere
 
Indietro      Home Page
STRUMENTI
Versione stampabile
Gli articoli più letti
Invia questo articolo
INTERVENTI dei LETTORI
Un'area interamente dedicata agli interventi dei lettori
SONDAGGIO
TURCHIA NELL'UNIONE EUROPEA?

 70.7%
NO
 29.3%

  vota
  presentazione
  altri sondaggi
RICERCA nel SITO



Agende e Calendari

Archeologia e Storia

Attualità e temi sociali

Bambini e adolescenti

Bioarchitettura

CD / Musica

Cospirazionismo e misteri

Cucina e alimentazione

Discipline orientali

Esoterismo

Fate, Gnomi, Elfi, Folletti

I nostri Amici Animali

Letture

Maestri spirituali

Massaggi e Trattamenti

Migliorare se stessi

Paranormale

Patologie & Malattie

PNL

Psicologia

Religione

Rimedi Naturali

Scienza

Sessualità

Spiritualità

UFO

Vacanze Alternative

TELLUSfolio - Supplemento telematico quotidiano di Tellus
Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
Sede legale: Via Fontana, 11 - 23017 MORBEGNO - Tel. +39 0342 610861 - C.F./P.IVA 01022920142 - REA SO-77208 privacy policy