L’iniziativa nata a giugno del 2017 in vista del settimo centenario della morte di Dante Alighieri (2021-1321) denominata Dantedì su proposta di Francesco Sabatini, presidente onorario dell’Accademia della Crusca, è stata ripresa lo scorso gennaio su sollecitazione del ministro Dario Franceschini e istituita come Giornata Nazionale dedicata a Dante Alighieri, nel giorno ‒ 25 marzo del 1300 ‒ che per convenzione stabilisce l’inizio del viaggio nell’oltretomba riportato nell’eccelso poema dantesco che, fuori dal tempo, si presta ad essere interprete di ogni tempo.
Abbiamo l’onore e il privilegio qui ai Castelli Romani di avere uno fra i maggiori cultori e divulgatori dell’opera del divino poeta, Aldo Onorati (Albano Laziale, 1939) dai troppi titoli per essere elencati, genio al servizio della genialità con l’umiltà più sfavillante, che arricchisce il territorio con il suo costante impegno di comunicatore di cultura letteraria e di vita, curando da sempre con passione le Lecturae Dantis in ogni ambito possibile, locale, italiano ed estero, e negli ultimi anni anche nella sede centrale della Società Internazionale Dante Alighieri.
Per il primo Dantedì, coraggiosamente programmato in un momento di grande smarrimento generale, e a cui tutta l’Italia è chiamata a partecipare in tutte le modalità possibili e consentite, ci piace immaginare che un balcone si spalanchi anche in via Saffi ad Albano Laziale e la voce potente e chiara di Aldo Onorati ci guidi nel viaggio infernale fino all’ultimo verso, finalmente “a riveder le stelle”.
Maria Lanciotti
(da castellinotizie.it, 25 marzo 2020)