Nel primo dei tre giorni de la merla (29-30-31 gennaio) mi piace ricordare che la storia è maestra di vita e gli umani sono capaci di imparare e ritenere soprattutto le cose stupide se è vero che nei giorni di affermazione del calendario solare sul calendario lunare originario venne osservata l’espressione LA MERLA ed oggi sono il solo a giubilare nel decifrarla in comprensione (zu) come Zumer, ‘cammino (er) del Me della Sapienza (zu) della signora (en) luna (zu)’.
Infatti: “Giorni della Merla: perché si chiamano così?” (Manuel Mazzoleni in 3bmeteo.com, 29/01/2015).
Tre anni fa, il 29 gennaio cadde di domenica, sempre con san Costanzo; scrissi: “I giorni della merla” in Tellusfolio.
In sintesi: -mer- il ‘cammino del Me’ fu stato: ‘il cammino della sapienza (zu)’ di En Zu, ‘signora sapienza’ –la dea Luna-.
LU MER LU fu stato ‘soggetto nel cammino del Me’. LA MER LA ‘il cammino del Me va oltre’. Entrambe le espressioni, chiuse, la prima al maschile, la seconda al femminile, possono coprire il merlo maschio e la merla femmina dei quali si straparla. La lingua zumera, priva di desinenze, non distingue il maschile dal femminile. I significati prevalenti di lu, la sono:
lu2
grown man; male; human being; house holder; gentleman; someone, anyone; with negation, no one.1
-lu
In the enclitic position of an imperative verb, probably represents the changed conjugation prefix /i/.1
la
abundance, luxury, wealth; youthful freshness and beauty; bliss, happiness; wish, desire [LA archaic frequency] .2
la2
to penetrate, pierce, force a way into (in order to see); to accuse, denounce; to show, reveal; to know; to look after; to have a beard (cf., also, lal [to be high, esser alto].3
lu2 –na –me
someone, anyone (‘person’ + indefinite pronoun).4
È esatta la traduzione di lu-na-me con ‘ognuno resta definito/a’; ma è vergognosamente ignorato: ‘luna + sua parola creatrice (me)’5 che orienterebbe in mezzo alla bufera, mer:
mer(2), mir(2)
n., storm wind; violent storm; north (wind); long side of rectangular field inscribed on round tablet; anger; belt, girdle; an encircling snake (var. of gur3, cf., gur21) (me3, 7, 9, 11, ‘battle’, + to flow) [MER archaic frequency].
v., to blow fiercely; to get angry.
Adj., fierce, angry, furious; northern.6
mermer3 [IM, EN X EN]
dust storm.6
Dentro alla bufera, mermer, possiamo riconoscere il Vento (lo Spirito di Dio biblico) IM, e, addirittura, il Signore dio (della città zumera) EN ed il principe plenipotenziario della città EN. Per la prima volta contemplo EN X EN al punto giusto.
Il -signore della città- (en) veniva osservato come Dio (en), col potere di vita e di morte su tutti i suoi sudditi (come l’imperator ittita-etrusco).
Mermer comprova:
1) L’archetipo antico DA DUE UNO che racconta l’uno con due elementi (Uno univa Dio ed il principe della città); noi semplifichiamo con ‘mer’ senza capir più nulla;
2) Mer è il Me attivo, il potere della dea Luna, En Zu, e delle altre sei prime divinità dotate del Me (= potere di creare), di far esistere ogni creatura con un nome (nu.me = ‘immagine del me’) semplicemente pronunciandolo (come quando uno chiama un altro pronunciando il suo nome e ‘facendolo’ apparire davanti a sé);
3) Me-er-r enuncia tre cose: -la parola creativa- (me), -il cammino storico- (er), -il profumo della vita- (r) nascosto nella erre, unica lettera polygamma dell’alfabeto.
Carlo Forin
1 John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Logogram Publishing, Los Angeles, 2006: 159.
2 Ivi: 154.
3 Ivi: 155.
4 Ivi: 161.
5 Perché gli antichisti devono imparare ancora che i sette dei creativi venivano raccontati insieme con il loro potere: tumer è il cammino del me del dio vento.
6 John Alan Halloran, Sumerian lexicon, op. cit.: 174.