Omettini, donnine, bimbetti. Creaturine stilizzate, che in sé hanno ogni espressione e potenzialità: sta a noi scoprirle. Linee che si umanizzano pronunciando aforismi lievi e profondi, mai sentenziosi, aerei, intelligenti, ironici. Come la loro ideatrice, marionettista di figurine tratteggiate sulla carta: Barbarah Guglielmana, straordinaria donna, medico e poetessa generosa, un'Alice che gioca con le ombre, una che pare solare anche nelle sue malinconie.
Non pensiate a un plagio della celeberrima meravigliosa Linea di Osvaldo Cavandoli che tanta fortuna ha avuto negli anni Settanta. L'invenzione di Barbarah è assolutamente originale e ne riflette la personalità ricca e composita, lei nata fra le belle montagne di Chiavenna, crocevia storico-naturalistico senza pari, e stabilitasi per esercitare la professione d'Ippocrate in quel di Pavia, l'antica Ticinum, altro preziosissimo sito-incrocio di storia, cultura, natura.
Con ammirato stupore ci si immerge nel magnifico circo aforismano, in un tourbillon di immagini proposte anche in suppellettili varie, tipo tazze da cucina. Ma non è logica mercantile; è semplicemente arte che trova una molteplicità di applicazioni.
E perdiamoci in questo fantastico delizioso universo...
Mi cerco nel mondo, ma sono dentro
Avevo un sogno. Crescere
Sollevando pesi impari
Quando ho la luna non è detto che sia sempre piena
Trovare la posizione è vertiginoso
Le idee crescono in testa e mi lasciano secca
Ho il vento contro. Mi farò i muscoli
L'eleganza dei miei pensieri va oltre la forma
Penso alto
Circolano idee anche fuori dalla lavatrice
Meglio perdere la testa che l'anima
Sarà sempre un'altalena
A mente pensante piede frenante
Se di spine sono fatta è perché prima avevo delle rose
L'amore lo porto nelle mie braccia
Stare in ascolto muta
L'attesa ha il sapore della noce dopo il guscio
Questi aforismi, felicemente stralunati e pur colmi di saggezza, geniali nella loro semplicità, estremamente poetici, si giocano fra parole e linee – diritte, a zigzag, allungate o che si curvano, ramificate – raggi, cerchi, pieni e vuoti, in una riuscitissima commistione di elementi, in una gioiosa esplosione.
Dopo i viaggi fra nuvole e onde, Barbarah Guglielmana ci regala altri splendidi momenti di meditazione e una travolgente sana allegria.
Buon Aforismana a tutti!
Alberto Figliolia