Caro ministro Gualtieri,
io l’ho ascoltata ieri, nella mezz’ora di dialogo con Lucia Annunziata. La lodo per come si sta caricando il peso di tutta la responsabilità del governo nella difesa del MES, il fondo europeo per la stabilizzazione degli Stati.
Sta calando lentamente il consenso al Grande Ridicolo (adesso siamo sotto il 30%), che unisce la leggerezza dell’eloquio su tutto con la profonda ignoranza in ogni argomento, non riconosciuta dall’audience. È difficilissimo galleggiare insieme con competenza parlando ad una massa incompetente. Tanto, che anche l’Annunziata, ottima giornalista, si è mossa con difficoltà par tener il dialogo ed ha interrotto più volte come quella che si orienta un po’ coi grandi temi, non capendo nulla dello specifico. È difficilissimo perché Tria e Tremonti, che sono più competenti di lei, erano riusciti a non dir nulla di chiaro con le loro furberie politiche la volta precedente.
È difficilissimo anche perché l’Europa sconta tutto il ritardo accumulato perseguendo l’ubbia federale, che sta rendendo complicatissimo l’intreccio di ogni decisione europea unitaria. Ciò che è difficile fare ai tecnici è enormemente più difficile comunicare alla gente comune e delle più disparate tradizioni culturali in un quadro di inculturazione mortificante.
Il nostro nuovo Governo è riuscito a fermare le decisioni che avrebbero colpito il nostro sistema, sovra-indebitato nelle spese dello Stato, che non incassa quanto dovuto dai liberi contribuenti (perché deve riformare completamente il metodo contributivo come promesso da Gualtieri) e galleggia emettendo titoli di debito pubblico. Pare che il MES prima maniera, quella approvata dal Grande Ridicolo, avrebbe reso precario lo stato di questi titoli italiani; e la maniera attuale, che il nostro Parlamento giudicherà in sede di approvazione del bilancio, non avrebbe più questo pericolo.
Ecco spiegato il suo furore contro chi approfitta del nuovo ruolo di opposizione per nuotare nel falso.
Carlo Forin