Politici europei, rispondete a Carola Rackete che vi ha chiesto: –Dove eravate quando vi abbiamo chiesto aiuto?– quattro mesi fa dal mezzo del Mediterraneo.
Io, che cammino con la sua anima, chiedo a voi, che applaudite a lungo ora, che intenzioni avete per risolvere finalmente il problema dei migranti?
Hanno applaudito tutti i colpevoli (meno il colpevolissimo Salvini) da Napolitano a Greta, come ha scritto Concita De Gregorio. Intende Greta Thunberg all’Onu.
“C’è qualcosa di disperato, di cinico e di osceno nell’applauso dei colpevoli”, ha scritto Concita.
Hanno applaudito Carola nel parlamento europeo come applaudirono Napolitano alla rielezione, nel 2013, applaudirono tutti (meno Grillo che parlò di colpo di Stato), benchè Napolitano li rimproverasse aspramente.
Io ho goduto l’articolo di Concita, soprattutto perché ha ricordato il proposito del nuovo governo italiano di dare la cittadinanza italiana ai figli degli immigrati nati in Italia. Ma tiro le orecchie anche a lei che non ha scritto manco una parola sulla necessità assoluta e prioritaria di dare la cittadinanza europea a tutti gli europei. Concita, tu non sei ipocrita, hai diretto l’Unità, sei una giornalista. Ed anche questo pare un problema, perché non ho letto nessun opinionista che gridi: la cittadinanza unica europea è il coronamento di 63 anni di unificazione di Stati.
La cittadinanza unica europea farebbe recedere l’imminente Brexit, placherebbe i Barcellonesi ribelli alla Spagna, darebbe pace anche ai cinque Stati neri centro-europei, rasserenerebbe 500 milioni di europei rialzando la fiaccola della cività.
Che serve dire di più per agevolare l’accoglienza e finire il rifiuto?
Carlo Forin