Venerdì , 22 Novembre 2024
VIGNETTA della SETTIMANA
Esercente l'attività editoriale
Realizzazione ed housing
BLOG
MACROLIBRARSI.IT
RICERCA
SU TUTTO IL SITO
TellusFolio > Spettacolo > Pianeta jazz e satelliti
 
Share on Facebook Share on Twitter Share on Linkedin Delicious
Roberto Dell’Ava. Il talebano brontolone
02 Ottobre 2019
 

Herbie Hancock – John McLaughlin – Stefano Bollani – Chuco Valdes – Archie Shepp – Mingus Big Band – The Messenger Legacy – Rymden – Nik Bartsch – Kenny Barron – Melanie De Biasio – Wooten Brothers – Enrico Rava – Delvon Lamarr – Uomini in Frac – Judith Hill – Paolo Fresu – Gianluigi Trovesi – Gianni Coscia – Enrico Intra – Ambrose Akinmusire – Patrizio Fariselli – Bosso/Guidi – Kokoroko – Kassa Overall – Hiromi – Spyro Gyra – Tuck & Patty – John Scofield e molti altri…

Lunga vita a JazzMi. Non mi posso però esimere da qualche riflessione: centinaia di artisti coinvolti ma, a parte qualche bagliore, direi che è un programma che lascia molto tiepidi. Nomi affermati, incassi sicuri certo, ma poca voglia di rischiare, nessuna scelta coraggiosa, tanto meno sui nomi italiani.

Per carità, è solo il parere di chi come me per ogni concerto deve programmare 4 ore di viaggio tra andata e ritorno, ma grossi stimoli non ce ne sono. Per un appassionato non di primo pelo si tratta di nomi abbondantemente visti, e per quanto si tratti di stelle di prima grandezza, almeno adoperando il metro comune del business, c’è ben poco di nuovo fatte salve poche eccezioni.

Non dubito che i teatri ed i clubs faranno il pieno, anzi, me lo auguro. Spero solo che tutto questo infonda “coraggio” per le prossime edizioni…

Questo scrivevo nel 2016 sul portale di Tracce di Jazz ormai non più in linea. Tanta acqua è passata sotto i ponti ma poco è cambiato a JazzMi. Rimane un grande festival, sopra potete leggere i protagonisti di questa edizione, l’unico ormai di respiro internazionale che anima Milano, ma siamo sempre lì: nomi arcinoti passati innumerevoli volte in città, nessuna o quasi apertura ai nuovi fermenti provenienti dagli States, nemmeno una piccola incursione tra le nuove leve italiane tra le quali non posso certo annoverare l’Artchipel, una meravigliosa orchestra ma che a Milano è di casa. Se poi si dà una occhiata al costo dei biglietti ci si convince che il festival non è fatto per lavoratori precari. Da 40 a 80 euro più prevendita (quest’ultima un vero furto legalizzato) per Hancock, certamente un maestro ma abbondantemente visto e non certo nella fase più ispirata della sua carriera, mi paiono eccessivi. Eppure sul sito del festival compare la dicitura Sold Out, quindi non datemi retta, sono il solito talebano brontolone che non riesce ad entusiasmarsi per nomi consumati fino all’usura ma che tanto vanno per la maggiore. Infine, una certezza ormai acquisita: a JazzMi non sanno che farsene del “coraggio”…

 

Roberto Dell’Ava


Articoli correlati

 
 
 
Commenti
Lascia un commentoNessun commento da leggere
 
Indietro      Home Page
STRUMENTI
Versione stampabile
Gli articoli più letti
Invia questo articolo
INTERVENTI dei LETTORI
Un'area interamente dedicata agli interventi dei lettori
SONDAGGIO
TURCHIA NELL'UNIONE EUROPEA?

 70.8%
NO
 29.2%

  vota
  presentazione
  altri sondaggi
RICERCA nel SITO



Agende e Calendari

Archeologia e Storia

Attualità e temi sociali

Bambini e adolescenti

Bioarchitettura

CD / Musica

Cospirazionismo e misteri

Cucina e alimentazione

Discipline orientali

Esoterismo

Fate, Gnomi, Elfi, Folletti

I nostri Amici Animali

Letture

Maestri spirituali

Massaggi e Trattamenti

Migliorare se stessi

Paranormale

Patologie & Malattie

PNL

Psicologia

Religione

Rimedi Naturali

Scienza

Sessualità

Spiritualità

UFO

Vacanze Alternative

TELLUSfolio - Supplemento telematico quotidiano di Tellus
Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
Sede legale: Via Fontana, 11 - 23017 MORBEGNO - Tel. +39 0342 610861 - C.F./P.IVA 01022920142 - REA SO-77208 privacy policy