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Sognando un’altra Valtellina
Al Corso
Al Corso 'Agricoli si diventa' (Samolaco, 2005 - org. Scam) 
07 Ottobre 2005
 

Il diretto per Tirano parte regolarmente dalla stazione centrale di Milano.

Sono le 14 di un caldo giorno di agosto... Di fronte a me, una ragazza con la maglietta corta mi mostra il suo ombelico mentre velocemente digita sui minuscoli tasti del cellulare un messaggio a qualcuno. Seduto comodamente sulla mia poltrona sfoglio con poco interesse una rivista settimanale la cui copertina è dedicata ad un uomo politico di spicco.

Le palpebre lentamente si abbassano, il viso dell’uomo politico scompare lentamente per far posto ad immagini offuscate che lentamente si fanno sempre più chiare…

Sono in macchina in direzione di Sondrio. L’apertura finale dell’ultima galleria della statale 36 si fa sempre più grande, lo spazio che lentamente si apre davanti a me si mostra nel suo splendore: montagne che scendono lambendo i verdi prati del fondovalle. La striscia di asfalto taglia i terreni dove grosse balle di fieno attendono di essere portati nei fienili. I bordi della strada, perfettamente puliti mostrano delle macchie di fiori coltivati, tageti di colori diversi in una cromia quasi perfetta. Nessun cartello pubblicitario, solo verde che si fonde lentamente con il grigio dell’asfalto.

Sulla destra, all’inizio della statale 38, una specie di arco in legno con la scritta «benvenuti in Valtellina» invita gli automobilisti a dirigersi in un grande spazio. Quasi obbligato segnalo la mia nuova direzione ed entro in un grande piazzale dove sono parcheggiate auto e dove, a poco distanza davanti ad una costruzione in legno, sono collocate diverse biciclette. A destra della costruzione un nuovo arco in legno mi comunica che da lì parte una pista ciclabile che arriva fino a Livigno: «200 Km di pista attraverso la Valtellina per conoscere l’enogastronomia, gli usi e costumi, la tradizione di una popolazione particolarmente ancorata al territorio».

Mi avvicino alla costruzione il legno, entro nel primo locale, un ufficio turistico dove una ragazza sta spiegando a due giovani che è possibile percorrere i 200 km anche in una settimana, utilizzando per il pernottamento una rete di accoglienza turistica familiare.

«Se volete potete prenotare già qui tutte le vostre soste, noi riusciamo in tempo reale a verificare la disponibilità di posti letto nei vari Bed and Breakfast e in un'oretta a darvi il programma completo del percorso scelto. Dovete solo noleggiare la bici, mettere in questo zaino alcuni indumenti che potrebbero servirvi durante la prima tappa, seguire esattamente il precorso che vi segno su questa cartina e questa sera troverete nel primo B&B i vostri bagagli, una camera accogliente, la possibilità di una doccia calda ed alcuni indirizzi dove poter assaggiare la cucina del territorio».

I due giovani ascoltano guardando con interesse la cartina.

La ragazza in attesa di una risposta, sorride. Sulla sua camicetta verde un cartellino «Valtellina in bici» e sotto «Silvia».

«Non preoccupatevi, il percorso non è impegnativo; almeno fino a Tirano, si snoda sull’argine dell’Adda» continua Silvia «e poi, se ci fossero problemi potete telefonare a questo numero e in poco tempo vi raggiungiamo portandovi con un pullmino al B&B prenotato. Il percorso si snoda principalmente sull’argine dell’Adda, con uscite in diversi paesi. Se invece volete percorrere itinerari più impegnativi c’è la possibilità delle valli laterali: Valli del Bitto, Val Masino, Val Tartano e tante altre…»

«Sì... si potrebbero programmare tre-quattro giornate. Una trentina di km tranquilli al giorno» dice il giovane guardando la sua ragazza che invece appare un po’ preoccupata «lei non è abituata a pedalare… cosa ci consiglia?...»

Silvia studia per alcuni minuti la cartina, guarda l’orologio «Ormai sono le 14, per cui vi consiglierei per oggi una decina di km… Direi che potreste fermarvi in questo paese... tra l’altro questa sera è in programma la rassegna teatrale in dialetto che sicuramente troverete interessante... Poi prima di cena potete visitare questa azienda agricola dove oltre a vedere come si produce il formaggio artigianale, potete anche acquistarlo, …c’è anche una chiesa del '700 che merita di essere visitata… vi consiglio di cenare in questo agriturismo dove preparano dei piatti particolarmente legati alla tradizione e al territorio… hanno un orto grandissimo… fanno un coniglio con verdure eccezionale… i conigli ovviamente sono allevati in azienda… e poi producono un vino bianco…

«Domani una trentina di Km e vi spostate sulla zona orobica, …Ecco potete fermarvi qui… pomeriggio dedicato alla visita del paese, c’è un interessante museo etnografico, un vecchio mulino ancora funzionante, dove potete acquistare anche farina di mais macinata a pietra… Domani sera, poi, in questo paese: è in programma un serata di giochi di un tempo, dove tutti i partecipanti possono cimentarsi nei vari giochi… ci sono anche dei premi per i più bravi… È anche possibile mangiare… tutte le sere c’è un menu a tema… vediamo…» dice Silvia, consultando un libretto già aperto sul tavolo «...Domani sera il programma prevede… tutti piatti a base di polenta; ...assaggi di dieci polente preparate in modo diverso.

«…Se hanno posto, in questo B&B la padrona fa delle torte di ricotta e di grano saraceno veramente eccezionali, per cui la colazione vi darà sicuramente l’energia per ripartire o se preferite potete raggiungere con un pullman, quest’altro paese, e in un ora a piedi trovarvi in alpeggio. Qui viene prodotto il famosissimo Bitto, questa è anche la vera zona storica di produzione, potete vedere ancora il calec e, se vi fermate fino alle 16, potete vedere la mungitura delle vacche e soprattutto delle capre …e l’inizio della lavorazione del Bitto.

«Prima di iniziare la vostra camminata compratevi dei panini nell’unico negozio del paese… hanno anche una slinzega molto buona, e anche un ottimo Bitto stagionato …non appesantitevi con bottiglie d’acqua ne troverete per tutto il sentiero ...vi assicuro che è acqua potabile e soprattutto molto buona. Potreste dormire nello stesso B&B che così spendete meno …per la sera è in programma una serata musicale organizzata dalla proloco… Ballo liscio, anni Sessanta ...le solite serate musicali all’aperto… Lì potete anche mangiare …costine, salsicce …le solite cose, ma per voi che venite da fuori credo possiate apprezzarle.

«Una bella dormita, due fette di torta della Signora Amelia e pronti per il ritorno. Ritornate qui...» continua Silvia sottolineando con un evidenziatore il percorso «vi risposate nuovamente sulla parte retica, una tappa, se volete, a questa azienda dove potete acquistare frutta e verdura, anche patate, a prezzi veramente bassi, ...non preoccupatevi del peso di quello che acquistate nelle varie aziende... il nostro pulmino ritirerà tutto per voi... dovete solo ricordare di compilare il talloncino che le aziende applicheranno alle vostre confezioni…»

Mi avvio anch’io in bicicletta lungo il percorso… Il paesaggio intorno a me, con i prati verdi, alcuni alberi ai bordi della strada, ma soprattutto le aiuole di fiori che separano i prati dalla statale mi danno un senso di tranquillità. Il verde che mi circonda, mi rilassa… nessun cartello pubblicitario, ogni tanto solo alcuni cartelli che mi indicano che sono nella zona di produzione del «formaggi casera» o che mi indicano alcune strade per raggiungere gli alpeggi «zona di produzione del bitto». In lontananza la pista ciclabile è affollata di biciclette, che lentamente si muovono tra il verde di un agricoltura ancora viva… Un'azienda agrituristica mi invita a fermarmi per una sosta: la stalla con vacche all’esterno che pascolano tranquille, il fienile, l’orto e anche il piccolo spazio dedicato alla ristorazione…

Una lunga frenata del treno mi fa riaprire gli occhi. La ragazza con l’ombelico in bella vista continua a digitare i tasti del suo telefonino… il viso dell’uomo politico sorride sempre dalla rivista appoggiata sul sedile accanto al mio. Guardo dal finestrino.

Lo spazio tra le rotaie e il guard rail è sporco. Cartacce ormai usurate dal tempo sono sparse tra le tante alte erbacce che mi impediscono quasi di vedere il transito delle auto.

Cartelloni pubblicitari di mobili, di auto, di aziende non valtellinesi, si susseguono ai bordi della strada, un anonimo camioncino fermo ai bordi della strada pubblicizza la vendita di prodotti tipici. Più avanti altri cartelli appoggiati su vecchie cassette di legno invitano i turisti a fermarsi per acquistare mele e patate… Due ciclisti con zaino appoggiato sulla parte posteriore tentano di stare in equilibrio dopo essere stati sorpassati da un lungo tir…

Riguardo la ragazza con la maglietta corta e il cellulare in mano, richiudo gli occhi sperando di ricominciare a sognare…



 
 
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Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
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