In pieno Festival del Cinema di Venezia, il nuovo primo Ministro Italiano, Giuseppe Conte, fa venire in mente, con il nuovo stile di cui ha pervaso i Palazzi del Governo Italiano, la figura del New Pope di Paolo Sorrentino, che affascina e incuriosisce il pubblico italiano. La maniera di parlare sobria e ben documentata, i modi garbati di porgersi a tutti i livelli, anche con i Capi di governo di grande potere, senza perdere mai il controllo e sapendo anche essere molto critico, genera una sorta di ammirazione e di interesse che coinvolge, a parziale ricompensa di quanto abbiamo patito da altri politici.
Non so se la sua magnetica attrazione potrà mai spingere un famoso regista a scrivere un racconto surreale sui suoi pensieri e comportamenti, che sicuramente piacerebbe molto al pubblico.
Stando alle anticipazioni sul New Pope, presentate a Venezia, il sequel sarà composto da nove episodi e racconterà la storia di un nuovo Papa. La serie originale è stata anticipata da un trailer dove vediamo Papa Jude Law, muscoloso e in costume, sfilare, come una vera star, sulla passerella in spiaggia in slip bianco, accompagnato dalle immagini di altre figure del Vaticano che camminano tra i corridoi dei palazzi romani.
Non possono esistere, ovviamente, anticipazioni su future puntate politiche di cosa avverrà al nostro New Minister. Anche se l’immaginazione sarà sempre inferiore alla realtà, potremmo immaginare che, da solo o insieme a qualcuno, camminando al rallentatore tra i corridoi dei palazzi del Governo o dell’Hotel Plaza di Roma, impeccabile con i suoi polsini, ci possa svelare retroscena e intrighi sul mondo politico italiano: per esempio cosa è successo con la Russia, perché Salvini ha fatto harakiri, se le critiche mosse a chi “ha perseguito interessi di parte”, nell’aula del Senato, siano da riferire o meno agli stessi eventi. Ed ancora molti altri potrebbero essere gli argomenti: cosa è veramente successo con il sistema di verifica sulla sicurezza del ponte Morandi, cosa succede per la ricostruzione dell’Aquila, quanti migranti sono effettivamente sbarcati a Lampedusa e quanti sono morti nel Canale di Sicilia nell’ultimo anno.
Quello che nei fatti succede è che la presenza del New Minister nel mondo politico incuriosisce e avvicina, forse solo per l’interesse sulla persona, vera star al momento, i cittadini al mondo politico, non con avversione e rabbia, ma con la speranza di avere riscontri positivi, in maniera garbata, su ciò che succede e cosa potrebbe succedere.
Va da sé che questo è un momento in cui tutti sembrano quasi stregati dall’uomo così diverso dai soliti politici e fuori dalle liti intestine dei partiti. Ma i cittadini semplici, che non vogliono sempre cercare il marcio, si augurano che il momento possa durare a lungo, rappresentare un modello di sano confronto politico e fare finalmente chiarezza su alcuni argomenti esposti in maniera contraddittoria. Sarebbe un vero spettacolo se, in una scena alla Sorrentino, the New Minister potesse essere immortalato a passare in rassegna una serie di quadri raffiguranti la soluzione di eventi tragici risolti: il Ponte di Genova ricostruito, il centro dell’Aquila senza impalcature, i migranti accolti e ricollocati in Europa con umanità. Ma forse è la solita illusione di chi crede ancora nel sano riscatto sociale!
Linda Pasta