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Piombino. Cattive storie di provincia 
Anteprima del film di Stefano Simone tratto dai racconti di Gordiano Lupi
20 Agosto 2019
 

IL FOGLIO LETTERARIO & EDIZIONI IL FOGLIO
Vent'anni di Editoria Indipendente
www.ilfoglioletterario.it - www.edizioniilfoglio.com

 

Fabio Canessa e Gordiano Lupi
presentano

Cattive storie di provincia

LA CITTADELLA DEL CINEMA

venerdì 23 agosto ore 21

Piazza della Cittadella - PIOMBINO

 

 

Cattive storie di provincia è un film “nato per gioco”; dopo che vari progetti (alcuni dei quali anche annunciati) non si sono potuti realizzare per diversi motivi, ho deciso di rispolverare questa storia che tenevo custodita nel cassetto da circa dieci anni. Un plot semplicissimo ma allo stesso tempo particolare che trae liberamente ispirazione da quattro racconti dell’amico scrittore Gordiano Lupi contenuti nell’antologia Cattive storie di provincia edita da Acar Edizioni di Milano.

Così, dopo anni, son tornato a scrivere personalmente una sceneggiatura e, dopo aver partorito un copione completo nel giro di poche settimane, ho assemblato velocemente un cast di interpreti perfetti e professionali. Il film è un noir estremamente contemporaneo che si diverte a giocare con gli stereotipi del genere, rielaborandoli in chiave del tutto personale. Facendo chiaramente le debite proporzioni, lo ritengo una sorta di rivisitazione moderna del cult La finestra sul cortile di Alfred Hitchcock: una storia raccontata in toto dal punto di vista del protagonista, dove vediamo – ed interpretiamo – tutto attraverso i sui occhi; insomma, l’apoteosi della dialettica oggettiva/soggettiva, in cui il racconto si snoda attraverso la continua alternanza tra oggetto guardante e soggetto guardato. Una tecnica semplicissima che ho trovato adeguata per raccontare l’ipocrisia e il lato oscuro che si celano dietro l’apparente tranquillità della vita di provincia, dove ognuno nasconde segreti reconditi e dove niente è davvero ciò che sembra.

Un film di puro intrattenimento che, pur toccando tematiche attuali, si stacca dai lavori di stampo sociale che ho realizzato negli ultimi anni. Un film in cui, abbandonando gli stilemi documentaristici, mi sono divertito ad esplorare nuove tecniche registiche e visive: a tal proposito, direi che è stato essenziale conoscere Jonas Akerlund, affermato regista svedese di videoclip che ha realizzato interessanti film come gli ultimi due Polar e Lords of Chaos, due visioni (specie il primo) che ai fini della realizzazione di Cattive storie di provincia si sono rivelate determinanti. Studiando lo stile visivo molto kitsch e grottesco e abbinato ad una regia semplice e apparentemente lineare dell’ex batterista dei Bathory, ho conferito al look del mio nuovo film un che di inedito e nuovo nella mia filmografia, un look anche un po’ in controtendenza con gli standard fotografici del cinema e più vicino all’estetica video, un look caratterizzato da colori forti e saturi, proprio per sottolineare la contrapposizione tra l’apparente bellezza della provincia ed il lato oscuro di chi ci abita.

Gli interpreti sono come sempre tutti di Manfredonia: Luigi Armiento, Rosa Fariello, Filippo Totaro, Rita Ciociola, Luciano Falcone, Martina Olivieri, Vincenzo Totaro, Francesco Leone, Gianluca Di Trani, Sabrina Ciuffreda, Tonino Potito, Marika D’Errico, Peppe Sfera ed altri.

Questo lavoro segna anche il consolidamento della collaborazione con Bee Creative di Antonio e Annarita Calvano, due splendidi ragazzi che ho avuto il piacere di conoscere sul set de L’accordo e che si occuperanno della parte grafica/pubblicitaria, oltre che delle foto di backstage da allegare al press-book. Le musiche saranno affidate come sempre al fido Luca Auriemma.

Il film è stato girato in 4K UHD, attualmente è in fase di post-produzione e appena sarà pronto si valuterà la miglior strategia di distribuzione.

 

Stefano Simone

 

*** *** ***

 

Cattive storie di provincia è un mio libro del 2009, credo che sia la mia ventottesima pubblicazione, ha dieci anni esatti e se li porta abbastanza bene, anche se è lontano anni luce dalle cose che scrivo oggi, al punto che – se rileggo quelle storie – mi sembrano scritte da un altro.

Ringrazio Stefano Simone che ha riesumato la mia prosciugata vena noir, sepolta sotto tonnellate di ricordi e di madeleines, dispensate a piena mani tra Calcio e acciaio, Miracolo a Piombino e Sogni e altiforni (quest'ultimo in presentazione, prima della proiezione del film, ndr).

Cattive storie di provincia è il mio lato oscuro, si compone di tredici racconti neri venati di crudo realismo per dimostrare che non esistono isole felici. Piombino è lo scenario dove sono ambientati oscuri fatti di cronaca, storie di vite che si concatenano e danno vita a finali sorprendenti, omicidi atroci, delitti in famiglia, esplosioni di violenza incomprensibili.

Rileggo una mia dichiarazione del tempo: “Tutto questo è la provincia italiana, il luogo geografico dove sono localizzati la maggior parte degli omicidi efferati. La Toscana fa da paradigma della globale situazione italiana”.

I titoli delle storie: Il palazzo, Un ragazzo di nome Simone (novelization del triste caso Cantaridi), La villa dei lamenti, La casa scomparsa nel bosco, La chiesa maledetta, La ragazza dal vestito rosso, La scala dei ricordi, Oltre ogni limite, Pellicole di terrore, Per sempre insieme, Il supermercato, La spiaggia e Notte di sangue.

 

Gordiano Lupi


Foto allegate

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