Si è svolta a Rocca Imperiale (Cosenza), domenica 4 agosto la premiazione dell’XI edizione de “Il Federiciano”, considerato il più importante concorso internazionale di poesia per testi inediti italiani, atto conclusivo dell’omonimo Festival, aperto dal 27 luglio al 4 agosto, che ha visto la partecipazione di migliaia di persone giunte da tutt’Italia e non solo, con ospiti di spicco e incontri di grande impatto emotivo con artisti del calibro di Gianluca Grignani, Antonella Ruggiero, Alessandro Haber, Mogol & Gianmarco Carroccia, la Rino Gaetano Band. Appartiene ad un’artista valtellinese, Paola Mara De Maestri, insegnante, poetessa, pubblicista, responsabile del Laboratorio Poetico di E’Vatellina e direttore responsabile de Il Talamonese, la poesia impressa su una delle due stele, messe in posa sul muro di un edificio a Rocca Imperiale, premio che consente di entrare a pieno titolo nell’immortalità de “Il Paese della Poesia”, destinato ai vincitori del Concorso “Il Federiciano”.
La stele con la poesia “Madre” di De Maestri, vincitrice dell’edizione 2019 del Premio, è stata svelata dall’editore Giuseppe Aletti, alla presenza di un foltissimo pubblico. La giuria di questa edizione vantava nomi illustri del panorama culturale internazionale tra cui: Mogol, Alessandro Quasimodo, Giuseppe Aletti, Ahmad Al Shahawy, Dato Magradze, Hafez Haidar, Davide Rondoni, Franco Arminio, Francesco Gazzè. Questo Festival si svolge nell'unico Paese della Poesia in Italia, con marchio registrato, dove le poesie si leggono sui muri, da sempre l’adesione è gratuita e tutti gli eventi in programma sono ad ingresso libero. La poesia va ad aggiungersi a quelle dei grandi nomi della Cultura, autori di indiscussa grandezza del passato come Leopardi e artisti affermati tra cui: Dacia Maraini, Alda Merini, Mogol, Pupi Avati, Eugenio Bennato, Alejandro Jodorowsky, Mango, Mario Luzi, Salvatore Quasimodo, e molti altri.
Quest’anno le stele messe in posa sono state due, oltre a quella che come di consueto è riservata ad un artista affermato del panorama letterario contemporaneo fuori concorso che quest’anno era Davide Rondoni.
«Un riconoscimento importantissimo» dichiara De Maestri «che va a rafforzare l'immenso amore che da sempre coltivo per la poesia, e premia il mio costante impegno e la mia grande determinazione. Sono riuscita negli anni ad ottenere moltissime gratificazioni in campo artistico: oltre a premi a poesie e libri la mia poesia “Il milite” è stata messa su targa infissa in Stele in pietra a Piea (Asti) nella via delle Rimembranze (2014) e il mio componimento “Ricordo l’alluvione” anch’esso appeso su una targa sul monumento in ferro realizzato per i 30 anni dell’alluvione al Parco dell’Acqua di Fusine (2017). Questo de “Il Federiciano” è un premio speciale, perché per chi coltiva l’arte in versi come me, ha l’onore di accostarsi così all’Olimpo dei Grandi Autori, vedendo coronato un sogno. Per questo ringrazio sentitamente tutta la prestigiosa Giuria del Premio. Mi sono sempre messa a servizio della poesia, promuovendola dapprima per ben 14 anni come ideatrice e curatrice della “Bottega letteraria de ‘l Gazetin” e poi ora come responsabile del “Laboratorio Poetico di E’Valtellina” organizzando tantissime iniziative, in collaborazione con enti, associazioni e scuole, coinvolgendo e promuovendo anche altri artisti. La poesia “Madre” l’ho composta in occasione della Festa della mamma 2019 ed è una poesia universale, in quanto ogni mamma vi si può riconoscere».
De Maestri oltre ad essere inserita in una cinquantina di antologie poetiche, ha pubblicato sei raccolte personali, ultima in ordine di tempo Un noce fa primavera (2018), che ha partecipato nel 2019 al Salone del Libro di Torino, alla Fiera del libro di New York, a quella di Modena e a settembre sarà a quella di Roma.