Il decimo concerto di Ambria si svolge nel suggestivo Funtanee di Polaggia e propone il duo Raffaele Casarano ai sax ed Eric Legnini al pianoforte ed elettroniche. Si tratta di una versione slim dell’ottimo quartetto completato da Manu Katchè alla batteria e Lars Danielsson al contrabbasso che lo scorso anno ha dato alle stampe Oltremare, quarto album del sassofonista per l’etichetta Tuk Music.
Oltremare, che tra l’altro vedeva la presenza di un rapper in un paio di brani, è un album piuttosto eterogeneo in cui varie influenze musicali si mischiano confluendo in una forma canzone che predomina l’intero album. Sulla carta, la versione slim senza la macchina ritmica costituita dai formidabili Katchè e Danielsson era difficile da immaginare. Contrariamente a quanto si poteva supporre, invece, la formula del duo ha impresso più forza alla componente jazzistica, stemperando al meglio i tredici brani che compongono Oltremare.
L’impianto delle composizioni è fondamentalmente ispirato alla canzone, ma il feeling tra i due musicisti lo ha reso secondario rispetto ad una lettura ricca di sottigliezze e rimandi nel pieno della tradizione e del linguaggio jazzistico. I titoli dei brani riportano alle tragedie che quotidianamente avvengono nel nostro mare, ma lo sguardo di Casarano è sincero, da testimone del nostro tempo che si interroga sui molti perché irrisolti. Nessuna piaggeria e nessun titolo volutamente ad hoc ma una presa di coscienza costruita sulle emozioni raccontate in musica, caratterizzata da una profonda spiritualità che pervade le atmosfere e le melodie. Una proposta che nasce nel grembo della musica mediterranea ma che in questa versione abbraccia un senso più ampio di universalità.
Legnini, pianista belga trapiantato a Parigi, fornisce un supporto costante, spesso irrorato di felici uscite solistiche, mentre Casarano si sdoppia sia al tenore che al soprano, mostrando maturità e padronanza dello strumento. Un bel concerto, molto apprezzato dal pubblico presente.
Roberto Dell’Ava