Ecco alcune delle poesie declamate sabato 13 luglio 2019, a “Poesia e musica… aspettando le stelle”, dagli artisti del Laboratorio Poetico di èValtellina, nell’ambito di ScarpatettiArte 2019:
Armonia
Il mio intelletto all’alture fresche corre
donde la natura viva e l’aria pura
al cor tuo possano giovare,
diminuir l’affanno, l’animo rasserenare.
Dunque, cessata la pena
come spero de’ beneficio ricevuto,
come cara usanza ti conduca a scrivere
e mi sopravvenga pensier tuo delicato.
Ester Travaini
(Morbegno, 18 agosto 2009)
Notturno
È luce del tramonto
il calante sipario,
che distende cuori commossi.
Silenzioso notturno
dei sogni foriero,
ritratti di culla, i ricordi
...e sia dolce la calma
del corpo spossato,
infinito è il giorno declino.
Ester Travaini
(Morbegno, 13 maggio 2009)
Il mandorlo
Spoglio è l’albero
che riscalda i suoi rami
al sole flebile di dicembre.
Il fresco vento
fa ondeggiare le fronde,
il vello è perduto
...è un suono dimesso.
Sospira il mandorlo
la nostalgica capinera,
nella radura tace il suo canto.
Ester Travaini
(Morbegno, 29 dicembre 2009)
Un noce fa primavera
È il tuo albero di noce
che dalla sommità del prato
par mi faccia segno…
- Vieni vicino -.
Ascolto.
E le sue lunghe braccia al vento
ammaestrate
intonano un dolce canto
che sa di sogno e di rimpianto.
Di luna in luna
cambia d’abito l’albero
e si risveglia
con le primule assopite;
dalle fresche zolle
rispuntano radici ben salde.
Nei suoi cerchi è impressa
la mano di un bambino
che gli ha dato la vita.
Ancora lì allo scurir del sole
in interminabile attesa
il pensier mio non s’arresta.
Se fossi qui
vivo ancora
accanto alla tua pianta…
Ed invece di te
non mi rimane che un noce
a far ancora Primavera.
Paola Mara De Maestri
(da Un noce fa primavera, Kimerik 2018)
La mia Valtellina
Valtellina dalle rugose pendici
in terrazze di passione e fatica
si forgia il volto della mia gente.
Grappoli di sole e di vento
strappati alla terra
rinvengono nel dolce filtro
che scorre da padre in figlio.
Valtellina dalle ali di fiume
e dai sapori di bosco,
risalgo tappeti, rigagnoli e sassi
fino alla vetta
con il fiato corto,
negli occhi il cielo
e sospesa sulle punte del finito
incontro l’eterno.
Paola Mara De Maestri
(da Un noce fa primavera, Kimerik 2018)
Alla madre
Racconto di mia madre
quand’era bambina.
Di sua madre che a tavola
contava cinque figlie
e di tanto in tanto un marito,
quando dalle sue guerre
faceva ritorno.
Quello stralcio di storia
ancora bussa forte alla memoria:
rimanda ad un cielo
afono di stelle
e lascia tra le mani
il nero della fatica,
nel cuore un sogno
di nome famiglia.
Paola Mara De Maestri
(da Un noce fa primavera, Kimerik 2018)
Luna
stasera portami con te...
Vorrei guardare il mondo mentre dorme
per poi dipingerlo a modo mio.
Ad ogni angolo lascerò
un colore.
Lascerò il verde dove c è bisogno
di speranza.
Il rosso dove manca l'amore.
Il giallo dove non c'è pace.
L'azzurro dove ogni bambino sogna
una mamma...
Anche a te luna...
Ti lascerò tutti i colori dell'arcobaleno...
Affinché ogni notte tu possa
Illuminare tutto il mondo.
Alda Volpi
Angoscia.
La ragazza guardava il fiume..
Lui la invitava a seguirlo
Il fiume mormorava
Vieni... Vieni...
Angoscia e paura...
Ma altrettanta voglia.
Quella voglia di seguirlo.
Ma poi il fiume la respinse
Via ragazza via...
Corri nei prati
Dove l'erba è verde e fresca
Corri ragazza
In mezzo ai fiori di mille colori...
Corri ragazza la vita è nelle tue mani...
E quando il fiume ti chiama...
Tu corri.
Corri nei prati...
Corri in mezzo ai fiori...
Corri nell'arcobaleno della vita..,
Alda Volpi
Un segno d'amore
Siamo il piccolo dettaglio
che fa grande differenza
nel bene o nel male.
Un momento, un frattempo.
Se credi anche tu
a un miracolo donato,
lascia un segno d’amore.
Innocente
condannata.
Ci ha donati
i suoi puri tesori,
le sue ricchezze,
perle profonde.
Convive in dolore
si convive... e si muore.
Angelo Copelli