È un’immersione nell’arte, la mostra “Orizzonti d’acqua tra Pittura e Arti Decorative. Galileo Chini e altri protagonisti del primo Novecento” con la quale Pontedera celebra l'artista fino al 28 aprile.
L’armonia della bellezza invade di opera in opera, svelando un artista eclettico, multiforme che dona senza risparmio il proprio genio in un susseguirsi di emozioni tra pittura, affresco e ceramica dove il filo conduttore è l’acqua che suona come refrigerio allo spirito nell’incanto di paesaggi ora sulle sponde dell’Arno ora su sfondi marini, dove il sole accecante si abbatte su onde placide o altamente fluttuanti, che inondano o tattili o impalpabili e lasciano dentro un profondo sapore dell’arte ampiamente vissuta, assaporata e regalata con il vero gusto di compiacersi e di compiacere. Dall’Arno al fiume di Bangkok, da Venezia ai centri balneari e termali di Viareggio, Montecatini e Salsomaggiore è tutto un refrigerio di gusto e di bellezza.
L’artista, una delle figure di maggior rilievo del Modernismo internazionale, e alcuni artisti che hanno condiviso con lui le esperienze del periodo, dal Simbolismo al Liberty, dalla Secessione viennese alle suggestioni dell’Orientalismo, presenti in mostra quali: Plinio Nomellini, Giorgio Kienerk, Leonardo Bistolfi, Duilio Cambellotti, Aroldo Bonzagni, Moses Levy, Lorenzo Viani e Salvino Tafanari, ci regalano un’armonia di bellezza in una molteplicità di forme, di linee, di colori e di spazi.
Galileo Chini copre con la sua arte un arco di tempo del Novecento, dove sperimenta ogni movimento innovativo che sembra da tempo preparato ad accogliere. L’attività di ceramista è strabiliante e il Liberty e l’Art Déco ammaliano per la ricerca e la preziosità degli elementi raffigurati, ove il naturalismo dell’acqua, soggetto ricorrente, ospita una fauna marina dai colori luminosi, smaglianti, plastici al tatto. Artista poliedrico, Galileo Chini si è distinto anche come illustratore, scenografo, pittore e decoratore; la decorazione del nuovo Palazzo del Trono a Bangkok ne è un esempio. L’incontro con l’Oriente, gli procurò l’attribuzione da parte di Puccini dell’allestimento scenico della Turandot. Le arti sorelle si conglobano nel suo stile e regalano riflessioni e pensieri di calma, di gioia, di vita fino a stabilire, con il ritratto, un contatto con il visitatore che se ne sente parte integrante. Non si può non citare in mostra la presenza di un gesso di Auguste Rodin, La Danaide, oggetto di scambio tra lo scultore e Galileo Chini.
Una mostra da non perdere per godere di quell’emozione che solo l’arte sa donare e in questo caso per le meraviglie di Galileo Chini, degli artisti riportati e di un video eccellente.
Anna Lanzetta
PALP Palazzo Pretorio Pontedera
Piazza Curtatone e Montanara, Pontedera (PI)
Orario: da martedì a venerdì 10-19, sabato,
domenica e festivi 10-20, lunedì chiuso.