Conosco il professor Patrick J. Sammut (foto) da più di dieci anni, dapprima come vice presidente dell’Associazione dei Poeti Maltesi e poi come artista e amico. Negli anni abbiamo avuto modo di conoscerci personalmente e di collaborare per diversi progetti letterari. Sono stata onorata dell’invito ricevuto un paio d’anni fa a prendere parte a questa sua nuova raccolta di interviste ad autori di diverse nazionalità. In questo libro infatti vengono intervistati 23 poeti e un artista di 12 Paesi differenti: Maria Grech Ganado; Marlene Saliba Alfred Palma; John P. Portelli; Therese Pace e Hilary Spiteri (MALTA); Paola Mara De Maestri; Giuseppe Napolitano e Roberto Malini (ITALY); Sabahudin Hadzialic (BOSNIA- HERZEGOVINA); Tatjana Debeljacki (SERBIA); Gustav Murin (SLOVAKIA); Nadia-Cella Pop; Dragos Barbu e Toth Arpad (ROMANIA); Adolf Shvedchikov (RUSSIA); Ada Aharoni (ISRAEL); Agnes Lam e Hsu ChiCheng (HONG KONG e CHINA); Ashok T. Chakravarthy e Arbind Kumar Choudhary (INDIA); Lou Drofenik (AUSTRALIA); Teresinka Pereira e Elma D. Potikarm (USA).
Voices from the Mediterranean and beyond è una pubblicazione interamente in lingua inglese, che ha comportato anche la traduzione dei testi poetici, oltre che delle risposte alle varie domande. Un’impresa notevole, quella di riuscire a coinvolgere tanti artisti di diversa appartenenza geografica e cultura, ma con la grande passione per la letteratura e l’arte. Per questo rivolgo a Patrick J Sammut e ai suoi collaboratori i miei sinceri complimenti, per l’impegno profuso e per la qualità dell’opera.
Ho voluto approfondire le motivazioni che hanno spinto Patrick alla realizzazione di questo ambizioso progetto e conoscere il percorso da lui intrapreso, proponendogli a mia volta un’intervista.
– Com’è nata l’idea di realizzare interviste ad autori internazionali?
Per lunghi anni io ho fatto parte del comitato dell’Associazione dei Poeti Maltesi. Ho assunto i ruoli di ufficiale delle Relazioni Pubbliche e più tardi di vice-presidente. Ero anche l’editore della rivista VERSI, una pubblicazione dell’APM, nella quale ospitavo poesie e interviste di tanti poeti. Partecipavo anche a tanti avvenimenti di natura poetica sia a livello locale sia a livello internazionale. Perciò, col passar del tempo, ho conosciuto tanti scrittori e poeti da Malta ma anche da oltremare. Con alcuni mi sono incontrato faccia a faccia, invece altri non li ho mai incontrati personalmente: li ho conosciuti tramite posta elettronica e con questi tengo ancora un forte legame virtuale. Dopo aver pubblicato due volumi che univano interviste con 104 scrittori e poeti maltesi diversi (la prima intervista era del 2001), ho pensato di fare qualcosa di simile con i miei amici poeti e scrittori all’estero. Di tutti quelli che conosco hanno collaborato un numero limitato (18 in tutto) da 11 paesi diversi. Ho incluso anche le voci di sei poeti/scrittori - più un artista - maltesi. Voices per me è come un incontro, un meeting, internazionale virtuale.
– Come hai conosciuto gli autori che ha intervistato?
Come già detto, solo con alcuni mi sono incontrato faccia a faccia. Per esempio, poeti come Teresinka Pereira (originaria dal Brasile) e Paola Mara De Maestri (Italia), le ho incontrate qui a Malta grazie al mio legame con l’Associazione dei Poeti Maltesi. So che Roberto Malini era stato a Malta e aveva incontrato gli ufficiali della stessa Associazione, ma questo dopo il mio ritiro dall’APM. Ho conosciuto Agnes Lam a Reggio Calabria durante la premiazione del Premio Internazionale Nosside del 2008: ambedue siamo stati inclusi tra i Menzionati Speciali. Agnes Lam poi è stata anche lei qui a Malta. Lou Drofenik, che è una maltese emigrata in Australia, l’ho conosciuta durante una serata letteraria qui a Malta, e la incontro regolarmente. Giuseppe Napolitano l’ho conosciuto a Gaeta nel 2011. È stato lui a invitarmi a partecipare al Festival della Poesia Mediterranea di Gaeta, un’opportunità che mi ha fatto conoscere tanti poeti da tutta la regione. Gli altri poi li ho conosciuto tramite internet grazie al mio blog (patrickjsammut.blogspot.com) e al mio interesse per la letteratura in generale. Dal 2012 sono anche fondatore ed editore della rivista letteraria online IL-PONT che è arrivata alla sua 50esima edizione e nella quale includo scritti in maltese, inglese e italiano. Gli interessati possono scrivermi all’indirizzo ilpontliterarymagazine@gmail.com
– Nelle interviste che hai pubblicato hai individuato delle differenze notevoli tra gli autori? O quali invece, ove esistenti, le “somiglianze”?
Leggendo le interviste si notano soprattutto le somiglianze tra gli autori, malgrado le differenze di età e di nazionalità. Tanti hanno mostrato un amore verso la famiglia, i ricordi d’infanzia, la natura, l’umanità in generale. Tutti credono nel ruolo importante della poesia e della letteratura per avvicinare popoli diversi. Alcuni hanno elaborato tanto rispondendo alle dodici domande, mentre alcuni hanno preferito essere molto concisi. Sicuramente questo riflette il loro carattere o personalità. Il resto lo lascio scoprire al lettore.
– Quali sono gli elementi che ti hanno colpito maggiormente nei vari autori?
Soprattutto il fatto che anche se vengono da zone varie e lontanissime – si parte da Malta, al centro del Mediterraneo, sud Europa, per poi toccare paesi come l’Italia, la Bosnia-Herzegovina, la Serbia, la Slovacchia, la Romania, e l’Israele, per poi allargare fino alla Russia, alla Cina, all’India, all’Australia e agli Stati Uniti – tutti amano il proprio paese, vengono ispirati da più o meno le stesse cose (qualche notizia particolare, paesaggi naturali, esperienze umane diverse, la vita in generale, il proprio lavoro, il viaggiare, qualche libro o poesie particolari, le persone intorno). Alla fin fine si capisce che questi autori sono essere umani come tutti noi, forse un po’ più sensibili e riflessivi.
– Chi ha collaborato con te alla realizzazione di questo libro?
Devo ringraziare due persone. Il primo è il poeta Alfred Palma, che si è occupato della lingua soprattutto. Le interviste sono tutte in inglese. Alcuni dei partecipanti hanno fatto un grande sforzo per rispondere in inglese, altri hanno lasciato tutto nelle mani di traduttori specializzati. Palma, che è lui stesso uno scrittore, poeta, traduttore e poliglotta, in un certo senso ha cercato di limare le correzioni, dove era strettamente necessario. Il secondo è l’artista e collega Hilary Spiteri che si è occupato dell’impaginazione, della copertina e della presentazione generale del libro: è un’operazione che richiede tanta pazienza e tantissime ore di concentrazione e revisione.
– È prevista una presentazione dell’opera?
No. La quantità di copie stampate è limitata e purtroppo quelli che mostrano interesse in progetti tali qui a Malta sono pochissimi. Il libro – 200 pagine, con dentro brevi biografie degli autori partecipanti, una loro poesia o un breve scritto in prosa, e le interviste – è stato dall’inizio alla fine un progetto personale, incluse le spese di stampa. Una copia costa 12 euro, più spese postali. Per chi è interessato può scrivermi direttamente su sammutpatrickj@gmail.com
– Vuoi aggiungere qualcosa?
Voglio ringraziare tutti quelli che hanno partecipato a tale progetto che finalmente ha visto la luce. Ringrazio anche te, Paola, per il tuo interesse extra. Vorrei tanto che il pubblico in generale dedicasse più tempo ai libri e alla lettura, e che gli autori in generale collaborassero tra di loro per far sì che si rafforzi questo interesse per il libro cartaceo. È un interesse o amore che deve essere nutrito già dall’infanzia, in famiglia e soprattutto a scuola.
Infine saluto da qui i partecipanti al progetto VOICES e i lettori di questa intervista.
Patrick Sammut è nato nel 1968 a Malta dove tuttora vive. Ha studiato letteratura maltese e italiana all’università di Malta. Ha studiato anche pedagogia nella stessa università. Tra il 1994 e il 1996 ha continuato i suoi studi in letteratura italiana all’Università degli Studi di Firenze. Insegna lingua e letteratura maltese e italiana da 25 anni a studenti di 16-18 anni. Attualmente sta studiando a livello di dottorato concentrandosi sulle opere di Elena Ferrante. È sposato da 17 anni ed è padre di tre figli. È fondatore ed editore della rivista letteraria online Il-Pont.