Roma – “Non è stato scavato un solo centimetro del tunnel”, dichiara Luigi Di Maio, a proposito del Tav, il treno Torino-Lione.
Invece, ci sono 28 km di tunnel già scavati.
Come è possibile che il vicepremier e ministro, Luigi di Maio, faccia una dichiarazione del genere? Ha le bende intorno agli occhi?
No, racconta una superbufala agli elettori che vogliono crederci.
Matteo Salvini, invece, afferma che ci sono 25 km di gallerie già scavate.
Vediamo di capire.
Il Tav ha bisogno del tunnel vero e proprio, dove passerà il treno, e di quelli di servizio.
Il tunnel geognostico, che ora serve a valutare le caratteristiche geologiche e geotecniche, diventerà una parte del tunnel di base dove passerà il treno ed è stato scavato per il 70%.
I tunnel cosiddetti di servizio sono quelli attinenti alla sicurezza, ai bypass e alle gallerie di accesso.
In totale sono stati scavati 28 Km di tunnel, in parte destinati al treno e in parte ai servizi. Non proseguire i lavori significa aver buttato soldi pubblici, cioè nostri, e utilizzarne altri per mettere in sicurezza i tunnel già scavati.
La superbufala delle dichiarazioni sul Tav del Di Maio è smentita dagli studi dell'Osservatorio dell'asse ferroviario Torino Lione, un organismo istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, nella quale il Di Maio ha un proprio ufficio, essendo vicepremier.
Insomma, basterebbe che Di Maio si leggesse le carte che sono nei suoi uffici ma, si sa, studiare è faticoso, e il vicepremier è abituato alle dichiarazioni elettorali, come l'ultima sul boom economico. Purtroppo, siamo in recessione e le attività di cartomanzia non aiutano a risollevare l'economia del nostro Paese, ma sono utili per intortare le menti in vista delle prossime elezioni.
Di bufale e superbufale ne ascolteremo altre, e il Di Maio, ricordando una vecchia pubblicità, può dire ciò che vuole, tanto c'è la Rai a disposizione.
Primo Mastrantoni, segretario Aduc