Con gli occhi del finito
ricurva sul presepe
sistemo l'ultima statuina di gesso.
Sul sentiero pastori e armenti
con l’Angelo e la stella
disegnano il Natale.
Nell’attesa si perde l’uomo
-paesaggio lunare-
che caracolla
tra grondaie e crepacci
fioco di vita.
Seppur teatro che ricorre
il presepe che accoglie
il Bambinello
è dono che si rinnova.
E sul nostro albero
fiorisce come d’incanto
il germoglio
di una novella umanità.
Paola Mara De Maestri