Alessandro Ticozzi
L’inviato dalla rete volumi 1 e 2
Sensoinverso (2013 – 2015)
Alessandro Ticozzi è un esperto di cinema, saggista sintetico e poliedrico ma anche abile intervistatore, che di tanto in tanto raccoglie il frutto del suo lavoro in agili compendi pubblicati da Sensoinverso Edizioni. L'inviato nella rete è il suo progetto più ambizioso, per adesso pensato in due volumi, ma siamo convinti che presto ne arriverà un terzo. Nel primo tomo (2013) l'attenzione è dedicata soprattutto ai protagonisti del cinema, di tanto in tanto divagando in musica, con prefazione di Enrico Vaime e capitoletti riservati a Leonardo Celi, Andrea Pergolari, Mario Brenta, Jerry Calà – un pezzo straordinario che forse per la prima volta indaga sociologicamente il lavoro da regista –, Gian Piero Brunetta, Nino Manfredi, Donatella Baglivo, Mario Monicelli, Dino Risi, Mina e Battisti, Alberto Lattuada (regista che l'autore ha trattato in un'ottima e forse troppo rapida monografia), Enrico Maria Salerno (un lavoro specifico Ticozzi l'ha dedicato anche al grande attore - regista), Luigi Zampa, Giorgio Gaber, Vittorio Caprioli, Massimo Munaro (teatro), Gabriele Ferzetti, Tinto Brass (in questo caso sono io che ho dedicato un intero volume al più originale regista erotico italiano), Paolo Pietrangeli che ci parla del padre, Paolo Poli (forse una delle ultime interviste), Luigi Comencini, Adriana Asti, Arnoldo Foà, Carlo Lizzani (un grande del 900), Paola Gassman, Renato Pozzetto, Nani Loy, Rodolfo Sonego, Ugo Tognazzi, Luigi Magni, Ettore Scola, Enrico Vanzina, Mauro Bolognini, Pasquale Festa Campanile, Sergio Corbucci (raccontato dalla moglie Nori), Francesco Rosi, Vittorio De Sica (visto da Manul, il figlio musicista), Antonello Falqui (padre del varietà televisivo), Elio Petri, Roberto Rossellini (narrato da Renzo), Bud Spencer, Milo Manara (divagando sul fumetto che tanto ricorda il cinema), Folco Quilici, Fassbinder, Giuliano Montaldo, Massimo Bertarelli (e la critica), Ugo Gregoretti, Raf Vallone (visto da Arabella).
Nel secondo volume (2015) troviamo un'altra messe di informazioni e di interviste che l'appassionato non può lasciarsi sfuggire. Molta musica questa volta, preponderante rispetto al cinema, al punto di realizzare – per interviste – una piccola storia della canzone d’autore italiana. Pino Strabioli introduce una raccolta di brevi saggi e colloqui che vedono protagonisti Raimondo Vianello, Corrado, Costanzo, Maselli, Zurlini (raccontato dal figlio), Damiano Damiani (ricordato dalla figlia), Germi, Emmer, Age & Scarpelli, Pontecorvo, De Santis, Monicelli, Vancini, Risi, Germi, Zurlini, Garinei, Maselli... Un capitolo è riservato alla passione della mia vita, quel Roberto Vecchioni che attraversa con le sue liriche anche il mio ultimo romanzo (Sogni e altiforni). Un altro capitolo è per il grande Enzo Jannacci, cantautore originale e geniale che ha percorso la mia adolescenza illuminandola con i suoi sorrisi amari. E poi si prosegue in musica: Vanoni, Conte. Paoli, Lauzi, Tenco, Zucchero, Modugno, Battiato, Venditti (e la sua decadenza), Morandi, Dalla, De Andrè (visto da Dori Ghezzi), Branduardi, Daniele, Baglioni, De Gregori, Guccini, Nannini, Mogol, Martini, Ligabue, Fossati, Milva, Bennato, Celentano, Rossi e Consoli. Non poteva mancare un omaggio sentito a Sergio Leone, padre del western all’italiana, e un racconto appassionato sull’immenso Dario Fo, visto da Mario Pirovano, scritto per Le reti di Dedalus. In alcuni casi sono i protagonisti diretti a parlare, in altri sono figli, amici, critici, conoscenti stretti e collaboratori. L'autore non esprime giudizi, concede la parola e si lascia andare al gusto del reportage affabulatorio. Due lavori interessanti che contengono anni di lavoro svolto da Ticozzi per media telematici come Le Reti di Dedalus, News Candiani, Quarto Potere, Radiophonica e Spettacoli News.
Consigliato per lettura e consultazione, utile in ogni biblioteca di cinema, musica e spettacolo.
Gordiano Lupi