L’importanza della formazione scolastica per la crescita della coscienza europea delle giovani generazioni è stata al centro del convegno “Scuola ed Europa” tenuto al PFP di Sondrio venerdì scorso. All’incontro, promosso dalla sezione “Ezio Vedovelli” del Movimento federalista europeo in collaborazione col circolo “il Contatto” dell’Arci, e con il patrocinio del comune, della provincia e della prefettura di Sondrio, è intervenuto come relatore il prof. Gino Majocchi dell’università di Pavia, che ha tracciato un escursus storico dello sviluppo dell’integrazione europea.
Il compito di presentare in maniera concreta ed esauriente i vantaggi apportati dall’Ue ai teenager, e in particolare agli studenti, è spettato al giovane europarlamentare Brando Benifei e al responsabile dell’ufficio di Milano della Commissione europea, Massimo Gaudina, che hanno attirato l’attenzione dei ragazzi intervenuti con tematiche di loro evidente interesse.
In conclusione Giuseppe Enrico Brivio, presidente della sezione Mfe, ha illustrato la proposta di istituire un’attività di formazione permanente europea per gli studenti della provincia di Sondrio, con sede a Ventotene, l’isola culla del federalismo europeo, dove nel 1941 vide la luce il “Manifesto per un’Europa libera e unita” per merito di Altiero Spinelli ed altri antifascisti là confinati. Al proposito si confida sul contributo, sotto forma di borse di studio, da parte di qualche munifico e sensibile imprenditore locale. (Guido Monti)
La testimonianza di Maria Romana De Gasperi
La mattinata è entrata subito nel vivo grazie all’intervento della dottoressa Maria Romana De Gasperi – «figlia di colui che ha dedicato la sua vita alla nascita dell’Europa», come l'ha presentata Fabio Molinari, dirigente dell'Ufficio scolastico territoriale – che, in collegamento telefonico, ha dato il suo prezioso contributo al dibattito. Con la sua testimonianza diretta, la figlia del celebre statista Alcide De Gasperi ha aiutato i ragazzi e tutti i presenti a comprendere il concetto di Europa fin dalla sua genesi.
«Mio padre, insieme a Schuman e Adenauer, trovarono i resti di una guerra spaventosa perciò, l’unico modo che individuarono per non trovarsi di nuovo a combattere, fu quello di cercare di mettere insieme la buona volontà dei Paesi europei», ha dichiarato De Gasperi. «Tre uomini, che si batterono per la libertà in Paesi diversi ma per gli stessi principi, si trovarono e fu l’inizio di una collaborazione per la costituzione di un grande Paese comune. Gli uomini di allora uscivano da orrori indescrivibili: per loro il primo pensiero era quello di perseguire la pace. Pertanto voglio invitare gli studenti presenti oggi a cercare strade di pace e collaborazione. Cercate di dare all’Europa un ideale di consistenza e di unità, una forza comune».