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FNAS. La musica di strada non si taglia!
(foto di Raffaella Buonvino)
(foto di Raffaella Buonvino) 
27 Ottobre 2018
 

La Federazione Nazionale Arti in Strada (FNAS) scende in strada con gli artisti romani. Raccolti i fondi per il ricorso al TAR del Lazio contro la delibera del I Municipio che vieta ogni manifestazione sonora nelle piazze del centro storico. Si auspica una possibilità d’incontro fra le parti per una nuova delibera che nel rispetto delle regole promuova e sostenga la cultura popolare in ogni sua espressione. Intanto il Comune di Roma lancia una opzione call agli artisti di strada per la Befana in Piazza Navona!

 

Di seguito il comunicato della FNAS:

 

Grazie alla mobilitazione e all'impegno di un gruppo di artisti, alla solidarietà nazionale e internazionale, al sostegno della Federazione ce l'abbiamo fatta!

Il crowdfunding lanciato in rete da FNAS e le cifre raccolte personalmente dagli artisti, attraverso le loro esibizioni, hanno raggiunto la cifra che ci permetterà di presentare il ricorso al TAR del Lazio contro la delibera del Municipio 1 di Roma datata 1° agosto, che vieta in molte piazze e vie della città qualsiasi tipo di emissione sonora.

È un grande risultato, anche perché coloro che lo hanno voluto caparbiamente raggiungere, lo hanno fatto in poco tempo e soprattutto sono riusciti nell'obiettivo comune, riunendosi intorno ai valori fondamentali dell'arte di strada, che va praticata in forma etica e rispettosa del territorio che la ospita e che, proprio per questi motivi, non può e non deve essere proibita in assoluto, ma, ove richiesto, semmai, regolamentata.

Questo è ciò che chiede il movimento di artisti “La Strada Libera Tuttia Roma e che sostiene fortemente anche la Federazione Nazionale delle Arti in Strada, che ha appoggiato sin dall'inizio questa causa e che presenterà entro la data di scadenza, attraverso il proprio ufficio legale, il ricorso al TAR.

La Federazione ringrazia gli artisti del movimento La Strada Libera Tutti, Artisti di strada a Genova e Artisti di Strada a Roma per il sostegno, l'aiuto e la perseveranza. Un grazie anche a tutti i cittadini ed artisti che hanno raccolto e donato durante la raccolta fondi sulla piattaforma Rete del Dono, ma anche gli oltre 2.500 firmatari della petizione su change.org, che, ancora una volta, hanno dimostrato concretamente e in modo tangibile l'interesse da parte della cittadinanza nei confronti dell'arte in strada, della libera espressione e dell'utilizzo artistico degli spazi pubblici.

Una delegazione degli artisti romani incontrerà a breve i legali della Federazione, per stabilire i prossimi passi in direzione del ricorso Al TAR del Lazio che sarà presentato entro la fine di ottobre.

Una voce risuona già nella città di Roma, così come in tutta l'Italia: #LaMusicadiStradanonsitaglia!

Questo è il messaggio che gli artisti lanciano insieme alla Federazione Nazionale delle Arti in Strada, ora più che mai.

Non contenti di quanto fatto dal Primo Municipio, ovvero aver vietato la fonica in diverse aree del centro storico, pochi giorni fa, il Comune di Roma ha pubblicato alcune comunicazioni a nostro parere inappropriate.

Una chiamata per gli artisti, dal titolo “Call per gli artisti di strada in occasione della Festa della Befana in Piazza Navona” è infatti stata lanciata sui social e su alcuni siti istituzionali della Città Eterna.

Siamo indignati ed esterrefatti di fronte a questi comportamenti che denotano un totale disprezzo per la figura dell'artista e soprattutto l'ignoranza totale di ciò che è l'arte di strada, perciò lo ripeteremo e non ci stancheremo mai di farlo. L'arte di strada è l'utilizzo artistico volontario di uno spazio pubblico da parte di un cittadino e va praticata in forma etica e consona al luogo in cui la si pratica, deve essere e restare libera ovunque e regolamentata solo ed esclusivamente dove la situazione lo richieda. Altro è lo spettacolo di strada, ovvero ove si chiede agli artisti una prestazione in orari e luoghi determinati con presentazione preventiva del tipo di spettacolo e selezione degli stessi e a queste richieste non fa seguito un adeguato compenso né il pagamento di contributi e assicurazioni. Noi riteniamo ciò molto offensivo e lesivo della figura dell'artista.

La Federazione invita il Comune e il 1° Municipio al ripensamento e al dialogo, per riprendere a lavorare su una nuova delibera, che sia rispettosa del codice etico FNAS e dell'arte e della cultura popolare espressa in ogni sua forma.

 

 

Fonte: www.fnas.it


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