Domenica , 24 Novembre 2024
VIGNETTA della SETTIMANA
Esercente l'attività editoriale
Realizzazione ed housing
BLOG
MACROLIBRARSI.IT
RICERCA
SU TUTTO IL SITO
TellusFolio > Critica della cultura > Arte e dintorni
 
Share on Facebook Share on Twitter Share on Linkedin Delicious
Balthasar Burkhard. Dal documento alla fotografia monumentale 
Al LAC di Lugano fino al 30 settembre
Jean-Christophe Ammann, ‘Untitled (Balthasar Burkhard)’ USA, 1972 - Stampa alla gelatina d
Jean-Christophe Ammann, ‘Untitled (Balthasar Burkhard)’ USA, 1972 - Stampa alla gelatina d'argento 
29 Luglio 2018
 

La scena underground degli anni Sessanta, con il suo immaginifico apparato di sperimentazioni e tutta la voglia di intervenire sul corpo mummificato del sociale. Il ruolo liberatorio, libertario e iconoclastico svolto da parte degli artisti, qualsivoglia fosse il medium scelto e comprese le commistioni e contaminazioni. Le suggestioni più disparate, i panorami metropolitani come una sorta di organismi viventi e la riscoperta della monumentalità della Natura. Balthasar Burkhard è tutto ciò e altro ancora. Al grande fotografo bernese (nato nel 1944 nella capitale elvetica e ivi stesso morto nel 2010) dedica una splendida mostra il MASI (Museo d'arte della Svizzera Italiana) nell'ambito del LAC Lugano Arte e Cultura.

Dai nebbiosi alpeggi con presenze fantasmatiche (e pure di potente concretezza) al gigantismo di Das Bett (Il letto) – fotografia su tela emulsionata, 200 x 260 cm (ha lo splendido sapore di un dipinto iperrealista) – un interno senza presenza umana, che però invincibile aleggia in quella stranita assenza, velata e illuminata da una lampada, e di Der Arm (Il braccio) – stampe alla gelatina d'argento, quattro elementi ognuno di 78 x 370 cm; dal paesaggio normanno a Mexico City (Vulcano) – stampa alla gelatina d'argento su carta baritata, 136,7 x 267,77 cm – sino a Strauss (Struzzo) e Kamel (Cammello) – stampe alla gelatina d'argento, rispettivamente due elementi, ognuno 201 x 90 cm, e tre elementi, ognuno 250 x 300 cm... ruba l'occhio della mente l'ars fotografica di Burkhard, costringendo a compiere un viaggio dall'esterno all'interno di sé: inquietante, meraviglioso, sapienziale, colto e, nel contempo, estremamente diretto.

Come non scorgere talora dei riferimenti a Courbet? Ma anche è palpabile l'influsso della Pop Art. Convivono in BB documentarismo sociale e profetica visionarietà. In ogni caso è una poetica del bello, con tutta l'evocatività e la magia del bianco e nero. Architetture pulsanti. Una fuga in avanti: misteriosa, imprevedibile.

Attraverso le proprie fotografie Burkhard sembra cercare una formula in cui racchiudere tutte le manifestazioni sia umane che naturali: le rocce e le onde assumono connotazioni sensuali, nei deserti si riconoscono regolarità architettoniche; le riprese aeree di megalopoli – Tokyo, Chicago, Città del Messico – conferiscono alle città l’aspetto di organismi che si estendono a perdita d’occhio. La dimensione delle immagini ne sottolinea il significato emotivo anziché documentario, mentre il bianco e nero dai toni sfumati dona ad esse carattere quasi tattile. Non siamo dunque di fronte a semplici immagini, ma a una concezione della fotografia totalmente nuova". Prezioso (e felicemente avvolgente) l'allestimento nelle sale del LAC.

Lo sguardo intenso, intento, dell'artista, nell'autoritratto datato 1977, come quello del Leone (stampa alla gelatina d'argento, 1996): fieri, indomiti, liberi, non piegati da vieti conformismi o da gabbie imposte da chicchessia.

 

Alberto Figliolia

 

 

Balthasar Burkhard. Dal documento alla fotografia monumentale. LAC Lugano Arte e Cultura, piazza Bernardino Luini 6, Lugano (CH). In collaborazione con Folkwang Museum di Essen, FotoMuseum e Fotostiftung Schweiz di Winterthur. Coordinamento e allestimento a cura di Guido Comis e Diego Stephani. Sino al 30 settembre 2018.

Info: tel. +41(0)91 815 7971, e-mail info@masilugano.ch, sito Internet www.masilugano.ch.

Orari: martedì-domenica 10-18, giovedì aperti fino alle 20, lunedì chiuso


Foto allegate

Balthasar Burkhard, ‘Strauss’ (Struzzo), 1996 - Due elementi, stampa alla gelatina d
Balthasar Burkhard, ‘Untitled (Michael Heizer, Bern Depression)’ Berna, 1969
Balthasar Burkhard - Markus Raetz, ‘Das Bett’ (Il letto), 1969/70 - Fotografia su tela emulsionata
 
 
 
Commenti
Lascia un commentoNessun commento da leggere
 
Indietro      Home Page
STRUMENTI
Versione stampabile
Gli articoli più letti
Invia questo articolo
INTERVENTI dei LETTORI
Un'area interamente dedicata agli interventi dei lettori
SONDAGGIO
TURCHIA NELL'UNIONE EUROPEA?

 70.8%
NO
 29.2%

  vota
  presentazione
  altri sondaggi
RICERCA nel SITO



Agende e Calendari

Archeologia e Storia

Attualità e temi sociali

Bambini e adolescenti

Bioarchitettura

CD / Musica

Cospirazionismo e misteri

Cucina e alimentazione

Discipline orientali

Esoterismo

Fate, Gnomi, Elfi, Folletti

I nostri Amici Animali

Letture

Maestri spirituali

Massaggi e Trattamenti

Migliorare se stessi

Paranormale

Patologie & Malattie

PNL

Psicologia

Religione

Rimedi Naturali

Scienza

Sessualità

Spiritualità

UFO

Vacanze Alternative

TELLUSfolio - Supplemento telematico quotidiano di Tellus
Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
Sede legale: Via Fontana, 11 - 23017 MORBEGNO - Tel. +39 0342 610861 - C.F./P.IVA 01022920142 - REA SO-77208 privacy policy