Martedì 10 luglio si è concluso il percorso di approvazione del Programma Regionale di Sviluppo (PRS) in Regione Lombardia. Il voto del gruppo Più Europa con Emma Bonino sul provvedimento non poteva che essere contrario visto che il PRS illustra l’idea di Regione – molto distante dalla nostra – che la maggioranza di centrodestra ha in mente per i prossimi cinque anni. Ciononostante apprezziamo le aperture nel merito dei problemi su molte nostre proposte sono state accolte e approvate dall’Aula. Ringrazio uditori e militanti radicali che hanno ottimamente lavorato: come ho detto in aula i 96 emendamenti (su 250 totali) proposti sono il lavoro di una famiglia politica, che rappresento con grande orgoglio. 27 emendamenti di +Europa sono stati approvati.
Abbiamo strappato la promessa urgente ad approvare il nuovo piano socio-sanitario lombardo, un documento di governo della sanità di fondamentale importanza, assente dal 2010, che ad esempio, ha il potere di riorganizzare i posti letto negli ospedali lombardi. Sono state poste le basi per una revisione dei criteri con cui vengono individuati i pazienti cronici nella nuova legge di riforma sanitaria e finalmente sono state approvate proposte concrete per misurare la qualità del servizio sanitario in base alla percezione dei pazienti. Fondamentale anche l’inserimento, tra i criteri di valutazione dei direttori generali, l’abbattimento delle liste d’attesa. Grazie a un nostro emendamento sarà iniziata una discussione per il non pagamento da parte delle famiglie dei certificati di idoneità alla pratica sportiva non competitiva per i bambini.
Grande attenzione è stata posta al mondo della disabilità, sia sul tema dell’integrazione che su quello della mobilità dei disabili e altrettanto impegno, come da tradizione radicale, l’abbiamo espresso verso il mondo carcerario: accolte le nostre proposte per favorire la formazione e l’istruzione dei detenuti, per un vero percorso di reinserimento. Ottenuto anche l’impegno, che sarà formalizzato in sede di assestamento di bilancio, all’introduzione del fascicolo sanitario elettronico per i detenuti, con un apposito ordine del giorno.
Saranno finalmente rivisti i criteri che animano i progetti di cooperazione allo sviluppo, perché “aiutiamoli a casa loro” non sia solo uno slogan: pochi, chiari progetti di particolare interesse e non un aiuto a caso, spesso frutto di conoscenze personali; il contenimento della sovrappopolazione nei paesi ad alta fertilità è considerato elemento di rilevanza. No ai viaggi della speranza dai paesi poveri verso gli ospedali italiani per salvare il singolo caso (senza garanzia di follow up adeguato al rientro nel paese), ma investimenti mirati per il miglioramento delle condizioni sanitarie nei paesi in via di sviluppo. Accolta inoltre la proposta di una cooperazione solidale tra le nostre popolazioni montane, per inaugurare degnamente il nuovo assessorato alla montagna.
E ancora, abbiamo ottenuto l’impegno al rinnovamento e allo sviluppo dei sentieri e delle tratte ferroviarie di montagna e il sostegno economico alle strutture di accoglienza anche nelle valli minori, per la crescita di un turismo sostenibile anche al di fuori dei circuiti tradizionali e in ogni stagione dell’anno. E infine, perché l’aria sia migliore anche in città, su nostra proposta, saranno previsti incentivi economici per l’acquisto di biciclette anche a pedalata assistita, sul modello nord europeo del cycle to work.
Grazie a voi tutti che avete contribuito a scrivere parti significative di un importante documento della programmazione regionale e grazie agli assessori e ai colleghi, anche di maggioranza, che hanno avuto la sensibilità politica e istituzionale di aprire un confronto con noi e di far proprie tante nostre richieste di buon senso.
Michele Usuelli
Consigliere regionale, +Europa