Questa ci mancava. Il 19 giugno è la nuova festa patronale di Chiavenna per la ricorrenza dai santi Gervasio e Protasio. Altro che san Lorenzo il 10 agosto! E per la nuova festa decretata dai “vertici” dell'Azienda socio-sanitaria tutti gli uffici dell'ospedale di Chiavenna, come quelli degli altri dipendenti da Sondrio, sono rimasti chiusi al pubblico. Rispetto della storia del luogo? Cose sorpassate. A contare oggi sono, secondo questi “vertici”, le opportunità aziendali, perché – udite udite! – “seguire il calendario dei patroni di tutte le singole sedi diventava molto complicato [...]. Per questo – continuano i “vertici” – unitamente alle parti sindacali abbiamo proposto di ricondurre la festa patronale al 19 giugno, festa del patrono di Sondrio, in cui ha sede legale la nostra azienda”. Quel “ricondurre” dovrebbe fare riferimento a una precedente iniziativa del genere, che invece – per fortuna – non è mai avvenuta.
Già, la sede legale. Non importa se questa è a 60 chilometri di distanza, se, così facendo, si calpesta ogni cultura e tradizione locale. A decidere sono i “vertici” socio-sanitari e i sindacati, passando sopra le teste degli abitanti e delle autorità locali, neanche sentiti. Andiamo bene!
guiscar
(da Valchiavenna, luglio 2018)