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l grande JAZZ. Lunedì 15 il Sesto concerto CID Sondrio
11 Gennaio 2007
 

Circolo Musicale CID di Sondrio

con il Patrocinio degli Assessorati alla Cultura

di Regione, Provincia, Comune di Sondrio, Comunità Montana di Sondrio

 

46a Stagione Concertistica 2005/2006

Lunedì 15 gennaio
Sondrio, Auditorium Torelli, ore 21


IL GRANDE JAZZ


Mauro Negri sax tenore

Roberto Rossi trombone

Mario Rusca pianoforte

Riccardo Fioravanti contrabbasso

Stefano Bagnoli batteria


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Concerto introduttivo dalle 20:30 alle 21

Conteo Projet (duo jazz)

Consuelo Orsingher voce

Teodoro Curcio pianoforte


Per la 46° stagione, il C.I.D. di Sondrio ha pensato di presentare, a latere dei concerti di jazz in cartellone, i musicisti valtellinesi che si sono fatti onore e sono stimati negli ambienti musicali jazzistici italiani. In sintesi, nella mezz’ora precedente il concerto (tra le 20:30 e le 21:00), i nostri jazzisti si presenteranno al pubblico proponendo la loro musica improvvisata.

Il primo gruppo, a fare da spalla al quartetto di Mauro Grossi, è stato lo scorso 23 ottobre quello del Trio Braito, Magatelli, Canclini. Il Consiglio del C.I.D. di Sondrio è sicuro che questa nuova iniziativa possa servire a promuovere i nuovi musicisti valtellinesi presentandoli al pubblico dei concerti, che a volte non conosce bene le realtà jazzistiche locali.

Il secondo, per questo concerto, è il Conteo Projet. In un’epoca in cui la formula del duo è parte di una fastidiosa e spesso insensata routine commerciale, l’autentica simbiosi tra questo duo di jazz appare insieme entusiasmante e commovente. Nella loro musica, costantemente votata a un sommesso scambio di idee, si nota un solido rapporto musicale e un’uniformità di intenti timbrici e dinamici che non smette mai di attirare l’attenzione.

Il Conteo dialoga su un repertorio di musiche standards principalmente americane. Il duo proviene da una solida formazione classica e vanta una collaudata esperienza nel campo della musica a 360 gradi.



Jazz Puzzle Five


La serata, sponsorizzata dal Credito Valtellinese, che sostiene il jazz e la cultura musicale nel nostro piccolo capoluogo, è una grande occasione che riunisce cinque musicisti che molte volte hanno progetti musicali in trio, quartetto e quintetto (da qui il nome Puzzle). Sono quindi jazzisti di grande esperienza, molto amalgamati, che propongono una musica swingante, ma profonda, colta e moderna, ma sempre accattivante per il lirismo con cui vengono esposte le melodie degli “standards” e degli “originali” nonché per la maestria delle loro improvvisazioni sul tema.

La proposta musicale è quella dei gruppi bebop e hard-bop più accreditati con quei suoni particolari dei solisti (sax-clarinetto, trombone, piano) con il supporto di una ritmica tra le migliori europee.

 

Mauro Negri, clarinetto, sax tenore e clarinetto

Mauro Negri è nato a Mantova nel 1966, città nella quale ha compiuto i suoi studi classici, diplomandosi in clarinetto. Tuttavia bisogna sottolineare che è con il saxofono, praticato in tutta la sua gamma, che ha iniziato a riscuotere notevoli consensi sia a livello nazionale che all'estero; lo studio del repertorio jazzistico ha fruttato al musicista parecchi premi e riconoscimenti dall’84 al ’91. 

Nel 1992 vince il premio "Top Jazz" come miglior talento italiano e nel 1993 viene votato "miglior nuovo talento italiano" dalla rivista specializzata Musica Jazz. 

Successivamente incide un disco come solista e arrangiatore. Contemporaneamente forma un trio con il chitarrista Sandro Gibellini e il pianista Paolo Birro che vince il premio “Barga Jazz” 1992 e che produrrà due C.D. 
Dal 1996 ha costituito il Mauro Negri S.F. Group con il quale ha registrato un C.D. per la Splasch Records intitolato So funky: fanno parte del gruppo Bebo Ferra alla chitarra, Christian Mejer alla batteria, Fiorenzo Delegà al basso elettrico, M.N. al clarinetto ed Enrico Rava ospite speciale. Attualmente Mauro Negri è membro fisso nel quartetto del batterista francese Aldo Romano. Nell'Ottobre del '98 ha fatto parte dell'Orchestra Accademica Della Scala per due concerti con Enrico Rava, Giovanni Tommaso, Gato Barbieri e Jimmy Cobb. Ha suonato con nomi tra i più rappresentativi del panorama jazzistico mondiale: Kenny Wheeler, Billy Cobham, Albert Mangesldorff, Lee Konitz, Sal Nistico, Tony Scott, Steve Lacy, Paul Jeffrey, Jimmy Coob, Gato Barbieri, Tommy Turrentine, Manfred Schoof, Kim Klark, Marc Abrahms, Natalie Cole, Enrico Rava, Paolo Fresu, Furio Di Castri, Paolo Pellegatti, Franco D'Andrea, Enrico Intra, Tullio De Piscopo, Ares Tavolazzi e Franco Cerri.

 


Roberto Rossi, trombone

Nato a Rimini nel1962, si diploma presso il Conservatorio Malerbi di Lugo nel 1984. Inizia la propria attività professionale facendo parte di alcuni gruppi cameristici ed orchestre sinfoniche, partecipa a concorsi internazionali ottenendo diversi premi. Partecipa a numerosi festival nazionali e internazionali, tra cui, nel 1990, al Festival di Amiens, Den Haag, Barcellona, Rom con Pietro Tonolo, “Festival dell’Amicizia fra i popoli” con Billy Hart e Cameron Brown e con Lee Konitz a “Pescara jazz”. Nel 1991, incisione discografica con Joe Chambers alla batteria. Nel 1992, fonda insieme a Pietro Tonolo, Marco Tamburini, Piero Odorici la gap band e partecipa con la stessa formazione al “Festival del cinema” di Savona. Nel 1993, tour in Ungheria con l’orchestra Jazz delle TV europee EBU.EUR nello stesso anno, tour in Spagna con il proprio quartetto. Nel 1994, docente presso il “Paese degli specchi”, svolge attività concertistica con l’Orchestra dell’omonima scuola con George Russel, Kenny Wheeler. Entra a far parte dell’orchestra nazionale dell’AMJ diretta da Giorgio Gaslini. Nel 1995, suona assieme a Carlo Atti e Andrea Pozza al “Ronnie Scott” di Londra. Inizia a collaborare con Cedar Walton con il quale, insieme a Piero Odorici, partecipa a diverse rassegne in Italia. Nel 1996, in prima nazionale esegue a Milano nell’Atelier Musicale “Sweet Basil” famosa composizione per trombone e big band composta da Franco Donatoni. Partecipa con Marco Tamburini ai “Tre giorni di musica per una vita” per Billy Higgins. Nel 2002, suona al Festival di Vicenza con Paul Motian e la Lydian Sound Orchestra. Suona a Iseo Jazz con Jack Walrath in un concerto dedicato a Mingus. Nel 2003, partecipa al ‘‘Festival Internazionale di Jazz di Dubai”; 2004 suona in quartetto con Pietro Tonolo a vari festival in Italia e all’estero, un repertorio su musiche di Lennie Tristano. Nel 2005 Si reca a New York con il quintetto di Roberto Gatto dove suona per una settimana al famoso ‘‘SWEET BASIL’’.


Mario Rusca, pianoforte

Mario Rusca, pianista nato a Torino nel 1937, ma residente dal 1964 a Milano, è un ottimo jazzista solista, compositore ed arrangiatore. La sua carriera inizia negli anni sessanta con esperienze solistiche ed in trio.

Nel 1971 collabora con il grande violinista americano, ma lecchese di nascita, Joe Venuti, incidendo Joe Venuti group e continua la collaborazione anche nel ’72 e nel ’74. Proprio nel ’74 incide il suo primo disco in trio per Dynia World. L’anno successivo incide due LP: Suspension in quartetto per la Carosello Record e Joyette, piano solo, per la Dire.

Il 1976 risulta un anno significativo per Mario Rusca in quanto compie due tournée con il grande baritonista Gerry Mulligan. Nel 1979 rappresenta l’Italia al festival internazionale di Warsavia e successivamente collabora con un gran numero di grandi solisti americani (Al Grey, Gerry Mulligan, Chet Baker, Tony Scott, Art Farmer, Lew Tabakin, Lou Donaldson, Curtis Fuller, Bob Berg, Jimmy Owens, Dusko Goykovic, Jean “Toot’s” Thielemans e Stan Getz).

Nel 1984 forma un quintetto con il quale vince la “Coppa del Jazz 1985” indetta dalla RAI e organizzata da Adriano Mazzoletti.

Nel 1990 incide M. Rusca trio per la Pentaflower, nel 1992 Echo for Egho, nel 1996 con Toni Scott e due CD come leader con Enrico Rava e Lee Lonitz. Nel 1998 incide Caravan in trio. Mario Rusca fa parte di quella piccola generazione di musicisti benemeriti che ha costruito il jazz italiano ed aiutato tanti giovani a intrapprendere la professione di jazzista in un tempo in cui non esistevano ancora le scuole ed i corsi di jazz.

 

Riccardo Fioravanti, contrabbasso

Riccardo Fioravanti nasce a Milano nel 1958. Ha studiato contrabbasso presso il Conservatorio "Giuseppe Verdi" di Milano. Insegna al C.P.M. di Milano, alla Nuova Milano Musica, alla Scuola Civica di Musica di Castellanza, al Centro Didattico Produzione Musica di Bergamo ad all'Accademia delle Arti Musicali (ADAM) di Milano.

È bassista dei Kalliope, dei Looking-up e della Jazz Class Orchestra. Suona nei gruppi di Dado Moroni, Gianni Basso, Sante Palumbo, Emilio Soana, Paolino Jannacci, Dario Faiella, Gaetano Valli e Amedeo Bianchi. Ha suonato nell'Orchestra del Festival di Sanremo (dalle edizioni '90-'91-'92) e ha collaborato con l'orchestra ritmica della Rai. Ha partecipato al parecchie trasmissioni televisive e accompagnato musicisti di livello mondiale: Stevie Wonder, Ray Charles, Chico Buarque de Hollanda, Renato Zero, Fabio Concato, Mia Martini, Enzo Jannacci, Johnny Dorelli, Alberto Camerini, Marcella Bella, Antonella Ruggiero, Paola Folli, in studio fra gli altri con Mina, Amij Steward, America e Nick the Nightfly. Ha collaborato con jazzisti italiani quali Giorgio Gaslini, Dado Moroni, Franco Cerri, Renato Sellani, Franco D'Andrea, Mauro Negri, Sandro Gibellini, Enzo Todesco (Gino Vannelli Band) e jazzisti stranieri come Toots Thielemans, Mike Melillo, Bob Mintzer, Phil Woods, Lee Konitz, Barney Kessel, Ronnie Cuber, Bruce Forman, Paul Vertico (Pat Metheney Group). Ha partecipato a centinaia di Festival e rassegne di Jazz in Italia e all'estero.

 

Stefano Bagnoli, batteria

Batterista tra i più apprezzati e richiesti attualmente nel panorama jazzistico nazionale, conquistatosi l'appellativo di "Brushman" e autore del primo metodo didattico italiano sull'argomento spazzole, è considerato nell’ambiente jazzistico come un musicista eclettico ed un profondo conoscitore del “mondo della ritmica” legato allo swing, al bop, al jazz contemporaneo.

Dal 1978 ad oggi ha collaborato con: Benny Golson, Cedar Walton, Dado Moroni, Curtis Fuller, Roland Hanna, Lee Konitz, Harry “sweet” Edison, Jimmy Woode, Johnny Griffin, Clarke Terry etc. È attualmente impegnato (2006) con i seguenti gruppi: Paolo Fresu Devil Quartet - Paolo Fresu Italian Trumpet Summit - Francesco Cafiso Quartet - Franco Ambrosetti Quintet - Dado MoroniTrio - Gianni Basso Quartet - Andrea Pozza Trio - Enzo Jannacci Superband - Mario Rusca Trio - Paolo Jannacci Quintet - Diavolo & Acquasanta Duet (con Roberto Gualdi) - Alessio Menconi Standard Trio.

Nel 1980 entra al Conservatorio “G. Verdi” di Milano nel corso di percussioni con Franco Campioni che lo avvia, parallelamente all'attività jazzistica, ad un'importante e fondamentale esperienza Classica con l'Orchestra Sinfonica G. Verdi e con il gruppo I percussionisti di Milano diretti dallo stesso Campioni assieme ad Andrea Dulbecco, Carlo Boccadoro, Luca Gusella e Beppe Cacciolla. Nel 1986, lasciato il Conservatorio e alimentando costantemente il proprio talento musicale sia in ambito jazzistico tradizionale che moderno. Nel 2000 si rimette in luce nei gruppi di Mauro Negri, Antonio Farò Trio, Franco Ambrosetti 5tet, Massimo Moriconi Trio, Claudio Angeleri Pocket Big Band nonché, come didatta, in molteplici realtà di corsi di specializzazione (Accademia di Percussioni di Soncino, CPM di Milano, Nuova Busto Musica di Busto A., corsi estivi "Isola Jazz" di Albarella.

Dal 1980 ad oggi (2006) oltre un centinaio sono le incisioni discografiche con molti dei personaggi sopra elencati.


 
 
 
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Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
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