La vittoria delle Associazioni ambientaliste LAC, Italia Nostra e WWF Valtellina Valchiavenna, che hanno ottenuto l’annullamento da parte del TAR della Lombardia dell’intero PGT del Comune Colico è significativa perché è stato riconosciuto espressamente il valore degli atti normativi (provvedimenti urbanistici e Valutazione Ambientale Strategica - VAS), posti a tutela dell’ambiente, e pertanto a difesa dei diritti di tutti, che non possono essere sviliti dalle incaute scelte di un Piano di Governo del Territorio.
Quello che è capitato a Colico (l’annullamento dell’intero Piano e della VAS) è indicatore della necessità di ripensare, insieme, al modello di crescita del nostro territorio. La sentenza del TAR spiega molto bene quali sono stati gli errori, gravi, del Comune che non ha tenuto in considerazione le esigenze di tutele delle aree agricole e inedificate, il contenimento del consumo di suolo, gli impatti ambientali delle previsioni edificatorie contenute nel piano comunale.
Questa sentenza ha accolto in modo inequivocabile le istanze di tutela delle aree agricole, l’esigenza di tutela paesaggistica e la necessità di contenimento del sovradimensionamento di un Comune, come quello di Colico, che è ricompreso in un ambito caratterizzato da valori paesaggistici ed ambientali importantissimi denominato “Ambito speciale del Lago di Como di preservazione e salvaguardia ambientale”.
Qui vigono principi e regole di limitazione del consumo del suolo e per evitare la “dispersione urbana” e nuova impermeabilizzazione del suolo. Temi trattati in modo inadeguato dal PGT approvato nel 2013 che a fronte dell’aumento di consumo del suolo ha fatto corrispondere una riduzione degli spazi a servizi per ben 9.300 mq ed è arrivato ad equiparare illegittimamente l’attività agricola ad altre attività produttive, in contrasto con la Legge Regionale 12 del 2005.
Il Piano, stravolto e modificato dopo l’accoglimento di oltre 60 osservazioni, avrebbe dovuto essere ripubblicato e doveva essere rifatta (daccapo) la VAS. Aumentare il consumo di suolo ed il carico insediativo richiede anche che si garantisca acqua potabile ed il corretto smaltimento fognario, due criticità già presenti ed irrisolte.
Si trae ormai la netta impressione che il senso di responsabilità appartenga alle Associazioni ambientaliste più che alle Amministrazioni pubbliche, che hanno sottovalutando le emergenti esigenze e richieste di qualità del territorio, rispetto del paesaggio, valorizzazione delle aree agricole.
«Il Gruppo di lavoro a cui abbiamo partecipato» dichiara Villiam Vaninetti, Responsabile del WWF Valtellina Valchiavenna, «ha individuato molti punti critici ed alcuni di questi sono state oggetti del ricorso che ha visto riconoscere per intero quanto denunciato. Atti come questo riescono a frenare le più grandi storture che identifichiamo e che riusciamo a seguire in veste di volontari.
I grandi slogan vengono utilizzati da tutti, ma poi sono puntualmente stravolti. In particolare quando si parla di sostenibilità, di difesa del suolo, di difesa delle aree agricole di alta sensibilità paesaggistica. Questa volta però i Giudici sono andati a fondo e il TAR ha proceduto con l’ANNULLAMENTO DELL’INTERO PIANO, nel rispetto della Legge e nell’interesse di tutti i cittadini».
Apprezziamo il gran lavoro svolto il Consigliere comunale Enzo Venini, che ha seguito passo per passo il percorso del PGT di Colico – unico consigliere comunale a votare contro il Piano di Governo del Territorio – e che ha segnalato alle associazioni gli aspetti critici, coordinando esperti e gruppi.
Le associazioni ecologiste rivolgono inoltre particolare ringraziamento al Prof. Carlo Peraboni del Politecnico di Milano e all’Avv. Claudio Linzola, che ha patrocinato il ricorso, per aver messo a disposizione gratuitamente la loro professionalità, mostrando appassionata disponibilità alla tutela del territorio colichese per ciò che rappresenta nel prezioso comprensorio del lago di Como.
WWF Valtellina Valchiavenna