Oltre 500 i presenti tra visitatori, espositori e amanti della pastorizia alpina. Protagoniste le simpatiche capre di montagna che vivono solo in queste zone
Sagra contadina per 500 persone a Gerola Alta, Valtellina. La domenica ha proposto ai turisti, agli estimatori dei presidi della biodiversità l’edizione 2018 della Mostra della Capra Orobica. La particolare razza, autoctona, originaria della Valgerola è da anni un punto di riferimento nella pastorizia alpina. Allevata un tempo in questa zona delle Alpi lombarde, da ogni famiglia, l’Orobica, detta anche Capra Valgerola è oggi di nuovo ricercata, il suo latte viene utilizzato nella produzione in alpeggio del rinomato formaggio Bitto, caseificato in quota secondo la ricetta originaria. La sua spiccata rusticità, l’aspetto caratteristico e il pelo, simile alla fibra della lana cashmere la rendono una attrazione, non solo nelle sagre.
Alla giornata che proponeva una vera e propria rassegna zootecnica sono intervenuti i rappresentanti di 30 aziende agricole e allevamenti, e ci sono stati grandi pranzi con la cucina tipica, paioli di polenta taragna. E tanto tempo dedicato ai bambini e ragazzi. Gli animatori dell’Ecomuseo della Valgerola, che insieme alla Pro loco di Gerola Alta e ad Apa, Associazione provinciale allevatori, hanno organizzato l’evento, hanno intrattenuto decine di giovani con laboratori creativi dedicati ai materiali, prove di mungitura. I bambini hanno costruito in cartapesta, i “Corni delle capre di montagna”.
Ma grande spazio lo hanno avuto i capi, o “esemplari” di capra orobica. Tante le categorie in concorso. Il miglior becco, il “Re” della rassegna è stato un esemplare portato in esposizione dalla azienda di Sonia Marioli; regina della mostra, un esemplare di Orobica di proprietà dell’allevatore Bruno Mazzina; miglior mammella, una capra appartenente a Stefano Acquistapace. Miglior gruppo, quello proposto da Bruno Mazzina. Sono stati complessivamente 135 i capi portati in mostra.
Al termine, la soddisfazione degli organizzatori: «Giornata con partecipazione molto buona, nonostante il tempo fosse tutt’altro che bello. Era scuro, non era caldo ma tutti gli ambienti erano al coperto, pubblico ed espositori si sono trovati a loro agio», ha affermato Maurizio Curtoni, presidente della Pro loco di Gerola Alta ed espositore. Suo il terzo posto, per le capre, nate prima del 2017, “in asciutta”.
Commenti positivi da Ecomuseo della Valgerola, centro che organizza il turismo di impronta culturale e ambientale nella zona.
«Bella la mostra», ha affermato Sergio Curtoni, responsabile didattico della manifestazione, «abbiamo avuto più espositori degli anni precedenti. Per il pubblico, ad un certo punto i commensali al pranzo erano troppi, era finita la polenta. Abbiamo riacceso fuochi e fornelli, abbiamo accontentato tutti».
Ecomuseo della Valgerola