Lo spettacolo teatrale Televisiun è un'esplorazione del mondo connesso alla televisione e propone danze, approfondimenti con l'indagine rispetto a quante ore mediamente si guarda la televisione (risultate quattro su cento interviste), quanti anni si passano mediamente davanti alla tv, la canzone ironica di propria produzione “la Tv”, flash di “teatro immagine” che hanno mostrato cosa faceva la gente prima dell'arrivo della tv, al momento del suo arrivo e oggi. Particolarmente divertenti sono state le scene collegate allo sviluppo di una ricetta con chef impossibili da seguire e quella del telespettatore che “vuole tutto” rimediando un lancinante mal di stomaco.
Molti spettatori hanno manifestato un consenso nel vedere la lettura incrociata del “teatro giornale” che contrapponeva notizie come ad esempio:
- La televisione è un fantastico strumento educativo. Si amplia la conoscenza di culture diverse, promuove la tolleranza e la comprensione globale delle questioni internazionali. Attraverso attualità, la scoperta, lo stile di vita, programmi di cucina e programmi per bambini, televisione incoraggia la curiosità.
- La televisione ha informazioni e autorità. Oggi è ovunque. Ma la televisione ha una particolare autorità. Se vedi qualcosa in tv, si sa che milioni di altri stanno vedendo anche esso, e che è stato verificato, prodotto e realizzato da professionisti.
- La TV crea programmi televisivi comunitari: ha una grande capacità di creare comunità intorno agli spettatori. Spettacoli televisivi, eventi dal vivo e notizie fare conversazione animate per amici, familiari e colleghi. Si legano le persone e scatenano reazioni su network. (www.worldtelevisionday.tv)
- In tutti i tempi la moneta cattiva ha scacciato la buona e i ciarlatani hanno ingannato i gonzi. Accadeva prima della televisione e accade dopo. Data la potenza del mezzo, semplicemente accade di più. La crescita dell’informazione e della cultura accresce la credulità […]. (Eco: “I miei antidoti contro la menzogna", intervista a cura di Riccardo Chiaberge, 29-10-1998)
- La verità è, come già abbiamo avuto modo di dire anni fa con “Il Corpo delle Donne”, che alcuni programmi sono realmente la fine del mondo. Non perché mostrano una coscia o una chiappa, e sul far finta di non capire questo punto credo che in molti ci marcino, ma perché non sono più esseri umani quelle caricature umiliate e derise. (donnedellarealta.wordpress.com/2016/0)
- “La televisione può anche danneggiare la vita familiare: diffondendo valori e modelli di comportamento falsati e degradanti, mandando in onda pornografia e immagini di brutale violenza, inculcando il relativismo morale e lo scetticismo religioso; diffondendo resoconti distorti o informazioni manipolate sui fatti ed i problemi di attualità; trasmettendo pubblicità profittatrice, affidata ai più bassi istinti; esaltando false visioni della vita che ostacolano l’attuazione del reciproco rispetto, della giustizia e della pace”. (Giovanni Paolo II)
- Non ci dovrebbe essere alcun potere politico incontrollato in una democrazia; questa TV è diventata un potere politico colossale, si potrebbe dire il più importante di tutti. (Karl Popper, Cattiva maestra televisione)
Il libretto che accompagna lo spettacolo è arricchito dalle vignette messe gentilmente a disposizione dal Maestro Ernesto Cattoni e raccoglie numerose altre informazioni è scaricabile gratuitamente nella sezione “news” de iprati.org.
Lo spettacolo è il frutto di due anni di lavoro e vede la collaborazione con Scuola di Musica Artesuono, Ribaltamenti Teatro per Azioni, Sinend, Anffas Onlus Sondrio, Campagnia dell'Echo.
A richiesta la compagnia tapTIP Teatri I Prati è disponibile per effettuare ulteriori repliche dello spettacolo.
I PRATI