Sabato 19 maggio 2018, dalle 17 alle 23 presso La Barbagianna: una casa per l’arte contemporanea, Via di Grignano 25, Pontassieve (Firenze) si svolgerà la prima edizione del festival nazionale RESET con gli incontri intermediali a punto zero: filosofia / musica / performance / poesia / scienza / video.
Coordinamento: Franco Baggiani, Alessandra Borsetti Venier, Antonello Cresti, Elisa Zadi.
Scriveva Drieu La Rochelle che il compito dell'intellettuale è quello di “andare dove non c’è nessuno”... Per secoli questa intima necessità si è espressa attraverso la qualità visionaria, profetica degli artisti e dei pensatori, i quali a questo ipotetico “oltre” hanno assegnato i colori del futuro. Ecco dunque assumere senso il termine avanguardia, che, soprattutto nel secolo scorso, ha rivestito una rilevanza sociale e culturale, difficilmente sottostimabile.
Quel sogno, quella spinta, quel “volo del gabbiano”, per dirla con Gaber, si è esaurita non perché certe istanze non abbiano oggi ancora senso profondo, ma perché la Storia ha prodotto uno dei suoi cortocircuiti: a dominare la scena, quella del Potere, con le sue mistificazioni e banalizzazioni, è oramai una retorica modernista, nuovista giunta alla fase fondamentalista. Nuovi guru di questi sicofanti sono gli esperti di marketing, i tecnologi, i vati della “new economy”, tutti intrinsecamente “avanguardisti” nella loro caricatura di pensiero.
Di fronte ad un simile stato delle cose cosa resta ai creativi, agli intellettuali? Inevitabilmente si impone la necessità di rivendicare scelte di retroguardia, unica vera trasgressione al desco delle “magnifiche sorti e progressive” che già aveva irriso il Leopardi: retroguardia per rimettere l'uomo al centro del proprio progetto, per ridare cittadinanza a temi di identità che sono stati banditi o oltraggiati nel dibattito odierno.
Retrogradi, perché è l'unico modo rimasto per guardare oltre. Retrogradi perché, riecheggiando le tesi di Ronald Laing, è questo l'unica risposta sana a un mondo malato. Retrogradi perché vogliamo azzerare tutto e ripartire da zero. Ripartire, appunto, dall'unica prospettiva possibile per chi ancora ami il pensiero: quella di stare dall'altra parte.
PROGRAMMA
-Saluto delle autorità
-Suonatori Stradali Indipendenti di Firenze, “Luttuosità in morte dell’intelligenza” performance musicale con sfilata funebre.
-Presentazione della performance collettiva “ventiquattrore” ideata da Alessandra Borsetti Venier ed Elisa Zadi già iniziata alle ore 19 di venerdì 18 e che si chiuderà alle 19 di sabato 19 maggio con la partecipazione dei performer Nicola Bertoglio, Murat Onol, Lorena Peris, Niousha Rezaeinia, Simoncini.Tangi, Elisa Zadi.
-Intervento di Antonello Cresti “La scomparsa della Musica”.
Saggista, critico musicale e compositore. Dal 2013 firma recensioni librarie e discografiche sullo storico mensile musicale Rockerilla. Collabora inoltre alle pagine culturali de Il manifesto. Dal 2004 ha pubblicato nove libri di saggi, interviste e narrativa.
-ODRZ presentano un estratto, tre movimenti, della “Sinfonia nr. 2”, opera noise/industrial in sette movimenti, che si muove fra voci disturbate e sferzate ritmiche oscillando in maniera inquieta in un distillato di suoni e rumori metallici.
ODRZ sono una coppia di sperimentatori. I loro progetti esplorano musicalmente la realtà tramite una ricerca su strumenti, suoni e struttura compositiva e la ripropongono in una forma che spazia tra musica industriale, noise e avanguardia, interagendo anche con artisti di diversa estrazione. Tutti gli spazi, le strutture, gli oggetti e gli abitanti del mondo divengono - tramite opportuni interventi artistici - oggetto di sonorizzazione. Ogni progetto viene identificato dal nome del gruppo seguito da un numero progressivo.
-Intervento di Giacomo Verde “Sparizione dell'artista nel mimetismo digitale”.
Artista e docente di Teatro multimediale all’Accademia di Nuove tecnologie Alma Artis di Pisa. Primo in Italia a sperimentare la Telematic performance con il progetto Connessione Remota per il Museo Pecci (2001) di Prato, storico animatore del personaggio virtuale BIT (progettato da Stefano Roveda di Studio Azzurro), nel 2016 ha debuttato con una narrazione con uso di proiezioni ad ologramma L’albero della felicità.
-Presentazione del CD “La mia eternità” con testi di Luca De Silva, musiche di Cristiano De Silva e la partecipazione di Francesco Pinzani che canterà alcuni brani. Intervento di Dino Castrovilli.
-Mostra di Enzo Minarelli “S.O.S. del Sosia, opere inedite 1977-2017”. Reading da L'Altro Phantasus di Arno Holz.
Minarelli si occupa di poesia e delle sue praticabili aperture verso il suono, la scrittura, il video e lo spettacolo, sin dagli anni Settanta. Numerose le sue pubblicazioni sonore in dischi, audiocassette, CD a livello internazionale e collaborazioni radiotelevisive; ha curato varie rassegne di poesia visuale.
-Esposizione del trittico di Antje Sträter “Abele alzati”.
Artista visiva lavora tra la Germania e Firenze.
-Intervento di Annalisa Cattani “Io vedo Io guardo”, residenza “Novella Guerra”, progetto di sostegno al C.R.A.C. (Centro Ricerca Arte Contemporanea) di Dino Ferruzzi.
A distanza di circa due anni dalla chiusura forzata del C.R.A.C. dal Liceo Artistico Bruno Munari di Cremona, il Centro pubblica nelle Edizioni Postmedia Books, un libro, che documenta dieci anni di ricerca/azione nel campo dell’arte contemporanea e della didattica. Dall’esperienza sul campo, si è fatta strada una riflessione sulla globalizzazione dell’economia e sui fenomeni di disgregazione sociale e culturale che essa determina.
-Chiusura della performance collettiva “ventiquattrore”
ore 20:00 / 21:00 cena
Durante la cena avrà luogo la tafelmusik proposta da EDØ PISTØ SØMI. Non sarà un semplice sottofondo ma uno studio sulla intima relazione tra il deliziante e il deliziato (chi crea e chi ascolta) nel simposio.
EDØ PISTØ SØMI, “Giramanopole” nel campo della musica di ricerca e interessato all'integrazione delle illimitate connessioni tra suono e psicologia, collabora a svariati progetti nel sottobosco ambient / noise / elettroacustico internazionale, creando suoni e frequenze che negli anni hanno stimolato l'interesse sia del mondo artistico che di quello scientifico.
Il programma prosegue con:
-Franco Baggiani e Giacomo Downie esecuzione musicale per tromba e sassofono.
-Alessandra Borsetti Venier performance “Scomposizione RESET” con la partecipazione del musicista Franco Baggiani, e proiezione video “Città dell’altrove”, musiche di Gianluca Venier, regia di Gianpietro Fabre.
Artista e performer dalla fine degli anni Settanta, è titolare dal 1985 di Morgana Edizioni che tuttora dirige. Cura e organizza mostre d’arte ed eventi culturali. È presidente dell’associazione MulktiMedi91 e dell’Archivio della Voce dei poeti. Dal 1992 cura la Rassegna internazionale “Incontri d’Arte” alla Barbagianna: una casa per l’arte contemporanea.
-Enten Hitti “Il culto delle nuvole”, performance per lastre di pietre sonore, live electronics, oboe, voci minime e strumenti etnici e rituali.
È il nome del laboratorio costruito da Pierangelo Pandiscia e Gino Ape per l'esplorazione e la ricerca delle intersezioni fra elettronica, musiche rituali ed etniche e canzone d'autore.
Patrocini: Regione Toscana - Città Metropolitana di Firenze - Comuni di Pontassieve e Rufina.
Collaborazioni: MultiMedia91, Firenze - Archivio della Voce dei Poeti, Pontassieve - Scuola Comunale di Musica dei Comuni di Pontassieve e Rufina - Officine Sonore Fiorentine ExFila, Firenze - Rete dei Solchi Sperimentali, Firenze - Florence no mind, Firenze - Zoia Gallery, Milano.
Ingresso libero
In caso di pioggia il festival sarà annullato
ad eccezione della performance collettiva “ventiquattrore”
Informazioni: 055 8398747 - 335 6676218 info@morganaedizioni.it
Per raggiungere La Barbagianna a Pontassieve (FI) consultare Google maps