*
Vengono i giorni
e vanno
rapidi e lenti
pania
di vischio quercino
filato dai druidi
*
sulle mura
ciclopiche
corrono
formiche esploratrici
irriducibili radici
slargano fessure
*
cigola l’altalena
fra le ortiche
(una bambina con la veste rosa)
(ovunque mi seguiva)
lei era…
*
la figlia di un re detronizzato
(giocava a cerchio con la corona d’oro)
il cavalluccio di legno lucidava
(col drappo di porpora spagnola)
*
stride l’altalena
fra le ortiche
spinta da vampe
fra azzurro e mota
*
il sole si dissangua nel burrone
la luna s’arrampica al cipresso
io devo ritrovare quel passaggio
che rifarò all’inverso
*
il funambolo
alla festa del paese
scivolava sulla corda tesa
angelo fra il cemento dei palazzi
con l’ali lunghe e secche
*
ancora a cercare conchiglie
un legno marino appare serpente
qui sono passati cavalli
qui corvi e gabbiani
(manca l’impronta di un uomo)
che belle conchiglie
(Da: Maria Lanciotti, Suono e visione, Cierre Grafica, 2006)