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Enrico Bernardini. “Una finestra sul mondo: Niger. Presentazione del docufilm Lokkol 2” 
Genova, 13 febbraio 2018, Spazio Comune dei Giardini Luzzati
La locandina dell’evento. (Fonte: www.tetuslab.unige.it)
La locandina dell’evento. (Fonte: www.tetuslab.unige.it) 
17 Febbraio 2018
 

Martedì 13 febbraio 2018 alle ore 18 presso lo spazio Comune dei Giardini Luzzati di Genova si è svolto l’evento “Una finestra sul mondo: Niger. Presentazione del docufilm Lokkol 2”, durante il quale è stato proiettato il film Lokkol 2. Viaggio a Niamey, a cura dell’antropologo di Medici Senza Frontiere Francesco Sincich.

La visione della pellicola è stata preceduta da una introduzione, a cura dello staff dei Giardini Luzzati, sulla situazione del Niger, Paese poverissimo1 che inizia ad attirare l’attenzione internazionale a causa della recente presenza dei militari italiani e francesi in funzione anti-immigrazione illegale. In seguito è stato presentato l’antropologo Francesco Sincich, autore del film, figura di grande esperienza e competenza che ha partecipato a diverse missioni in Africa per conto dell’organizzazione Medici Senza Frontiere, nonché a progetti di cooperazione internazionale. Successivamente, Maria Luisa Gutiérrez Ruiz, docente a contratto dell’Università di Genova e coinvolta da sempre nei processi di accoglienza dei migranti, ha trattato del progetto “Finestre sul Mondo”, che ha portato alla strutturazione di un tirocinio formativo di 150 ore dedicato a ragazzi richiedenti asilo che, in questo modo, hanno potuto apprendere le basi del lavoro in cucina nel contesto dello Spazio Comune dei Giardini Luzzati. Francesco Sincich, poi, ha preso la parola introducendo il contesto socio-culturale nigerino soffermandosi gli Wodaabe e sul lavoro fatto negli anni con questa società tradizionale culminato con la realizzazione di una scuola primaria. Il termine “lokkol”, che dà il nome al film, è una trasposizione dal francese école che significa scuola, per rimarcare quanto il ruolo dell’istruzione fosse importante e significativo per una popolazione di pastori nomadi; l’edificio scolastico, infatti, è l’unico presente all’interno della comunità Wodaabe, l’unico punto fermo per questo gruppo afferente all’etnia Peul.

Lokkol 2 narra la continuazione di un progetto iniziato diversi anni fa e culminato nel 2011 con la costruzione e la messa in funzione di una Scuola primaria a Banganà, un piccolo insediamento nel cuore del Niger. Infatti la prima pellicola, Lokkol, uscita nel 2011, trattava della nascita della scuola che, nel corso degli anni, ha visto più che raddoppiare i suoi iscritti che, dai 18 del 2011, sono diventati 59 nel 2017. La proiezione oggetto dell’incontro vede protagoniste otto studentesse che si recano nella capitale, Niamey, accompagnate da due adulti.

Il tema del viaggio è centrale nella discussione e dell’articolazione del film: infatti, sono 800 i chilometri percorsi, 13 le ore di autobus e 3 le ore di pista che hanno dovuto affrontare le giovani prima di giungere a destinazione. Lokkol 2 racconta i 3 giorni a Niamey del gruppo, le loro emozioni, sensazioni e considerazioni. Centrale è il tema della scoperta, dello straniamento e shock culturale davanti al mondo moderno; ciò che è normale per un Occidentale come, ad esempio, il cinema, per loro non lo è, non lo conoscono, non lo hanno mai visto. Inoltre nel film vengono colti altri aspetti degli Wadaabe tra i quali il pulaku, la loro dottrina morale, che impone alle donne un comportamento rigoroso e riservato in pubblico mentre, nel privato e durante le feste, la principale chiamata Guérewol, esse sono libere di avere rapporti pre-matrimoniali, tratto che distingue i fulani da altre etnie diffuse nel Sahel, come gli hausa, che osservano la religione islamica in modo più rigoroso.

A seguito della proiezione si è tenuto un attento e stimolante dibattito sulla situazione del Niger, affrontata attraverso molteplici aspetti: la situazione scolastica e l’istruzione, che avviene prevalentemente in lingua francese, la lingua ufficiale del Niger in quanto ex colonia con ancora molti legami con la Francia. Le relazioni con Parigi sono di natura economica in quanto lo stato del Sahel è ricco di uranio, di importanza cruciale per le centrali nucleari francesi. Inoltre, in questi ultimi anni, la situazione economica nigerina è peggiorata ulteriormente anche a causa delle precipitazioni che, cadendo scarse e a macchia di leopardo, hanno aggravato la vita sia dei contadini hausa sia nei pastori nomadi fulani, acuendo i contrasti già esistenti tra le due fazioni per la fruizione delle terre coltivabili.

In aggiunta, la discussione si è spostata verso temi di attualità come la presenza dei militari francesi e italiani nel territorio nigerino,2 frutto di accordi internazionali tra i due Paesi, riflettendo sul fatto che, anche se l’intento della missione sarebbe quello di contrastare l’immigrazione illegale, di fatto i mezzi messi a disposizione sono del tutto inefficaci e finiscono per danneggiare un’altra comunità minoritaria, quella dei Tuareg, che fino a poco tempo prima, si occupava di scortare i migranti verso la Libia, infatti il Niger è un Paese chiave per i viaggi della speranza verso l’Europa dei migranti. In questo modo, i flussi migratori, che non possono inevitabilmente essere fermati, finiscono per essere preda dei criminali locali, trafficanti di uomini, armi e droga, che si sono sostituiti alla tribù nomade nel ruolo di accompagnatori dei migranti mettendone quindi ancora più a rischio le già precarie condizioni.

Infine la serata si è conclusa con Maria Luisa Gutiérrez Ruiz che ha consegnato gli attestati ai richiedenti asilo che hanno svolto un tirocinio formativo di 150 ore nello Spazio Comune dei Giardini Luzzati, l’antropologo Francesco Sincich, che ha ricordato sia la prossima proiezione della pellicola, Mercoledì 21 febbraio h. 18:00 presso la Società di Letture e Conversazioni Scientifiche, Palazzo Ducale – Piazza Matteotti – Genova e il gruppo musicale Le Vibrazioni arrivati nel locale per gustarsi un aperitivo e una cena etnica preparata per l’occasione dai tre ragazzi premiati della serata.

 

Enrico Bernardini

 

 

1 Il Niger è uno dei Paesi più poveri del Pianeta, con un indice di Sviluppo Umano (ISU) di 0,353, collocandosi al 187° posto su 188 stati presi in considerazione nel Human Development Index 2016 (UNDP, 2016).

2 Alcuni articoli sull’argomento pubblicati dal quotidiano Il Secolo XIX:

Missione in Niger, militari già sul campo. Contestazioni anche a Genova” (26/12/2017);

Missione in Niger, un prete ligure guida la contestazione contro il governo” (27/12/2017);

Alfano, in Niger dopo richieste Niamey(ANSA, 06/02/2018).

 

 

 

Bibliografia

DUROU J.M., LONCKE S., Les Peuls Bororos, nomades du Sahel, Vilo, Paris, 2000.

EDT, Niger e Mali. Mauritania, Burkina Faso, Lonely Planet Italia, Torino, 2010.

FUGELSTAD F., A History of Niger, 1850-1960, Cambrige University Press, Cambrige, 1983.

KOTCHKOFF J.C., Le Niger aujourd'hui, Editions Jeune Afrique, Paris, 1982.

LONCKE S., Geerewol. Musique, danse et lien social chez les Peuls nomades wodaabe du Niger, Publications de la Société d'ethnologie, Nanterre, 2010.

PRIMI A., VARANI N., La condizione della donna in Africa sub-sahariana. Riflessioni geografiche, Libreriauniversitaria.it, 2011.

 

Sitografia

»» fb Giardini Luzzati

»» Il Secolo XIX

»» TeTus Lab (DISFOR, Università degli Studi di Genova)


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