Luz, hai avuto un “privilegio” incredibile: vedere da vicino il vero volto sotto la maschera di Fantomas.
Nell’interrogatorio di lunedì, quegli agenti della Sicurezza di Stato ti hanno mostrato, senza alcun ritegno, chi realmente sono, che cosa si nasconde dietro a quel discorso di presunta etica rivoluzionaria e difesa della patria. In realtà, sotto quegli abiti sono dei “mafiosi” che agiscono con metodi nel peggiore degli stili camorristici.
Ti hanno minacciato, ti hanno avvertito che le persone a te vicine ne pagheranno le conseguenze, ti hanno addirittura chiesto di diventare una di loro e di denunciare i tuoi colleghi. Tutto questo, con l’unico strumento che conoscono: la repressione.
A partire da adesso la tua vita diventerà più difficile. Molti amici smetteranno di telefonarti, altri attraverseranno la strada quando ti vedranno, decine di conoscenti diranno che sei impazzita o che ti hanno fatto il lavaggio del cervello, altri ti consiglieranno di andartene al più presto dal paese, di tacere, di smettere di scrivere e alcuni parenti ti diranno di pensare alle tue figlie, mentre l’accerchiamento di casa tua, del tuo quartiere e della tua persona diventerà asfissiante.
Loro stessi, con il loro tipico abuso di potere, spargeranno la voce che sei una mercenaria o, nel peggiore dei casi, che lavori per il “sistema” come “agente sotto copertura”. La diffidenza si alzerà come un muro intorno al tuo lavoro. Queste campagne di diffamazione e di satanizzazione incideranno su ogni dettaglio della tua esistenza, a partire da chi busserà alla tua porta per venderti un po’ di latte, fino alle frasi che la maestra dirà nella classe delle tue figlie.
Tuttavia, a partire da oggi sentirai uno strano sollievo, come se ti avessero tolto un peso che da anni portavi caricato sulle spalle. Loro, senza volerlo, ti hanno offerto il miglior pretesto per continuare il tuo lavoro di giornalista, perché ti hanno mostrato che, “lassù in cima” non è rimasto alcun rispetto per il cittadino, etica, morale, sincerità, integrità… né tantomeno CORAGGIO. Di quello che tu hai a fiumi.
Benvenuta nella tua nuova vita. Goditela e sii libera.
Yoani Sánchez
(da 14ymedio, 17 gennaio 2018)
Traduzione di Silvia Bertoli