Un saluto dall’angelo
(Paul Klee “Angelus Novus”)
A W.B. il 15 luglio 1921
Sono appeso nobilmente alla parete
e non guardo nessuno
sono invitato qui dal cielo
sono un uomo-angelo.
L’uomo è buono nel mio spazio
ma a me non importa
sono protetto dall’Altissimo
e non ho bisogno di alcun volto.
Di dove sono giunto, quel mondo
è misurato, profondo e chiaro
ciò che nelle fibre mi compone
qui appare miracoloso.
Nel mio cuore sta la città
cui Dio mi ha mandato.
L’angelo che ha questo sigillo
non sarà da essa scalfito.
La mia ala è pronta al salto
mi sono volto indietro
rimanessi anche tutto il tempo
avrei poca felicità.
Il mio occhio è scuro e pieno
il mio sguardo mai sarà vuoto
so ciò che devo annunciare
e molto altro ancora.
Sono cosa non simbolica
significo ciò che sono
tu giri invano il magico anello
io non ho nessun senso.
Trad. Irene Kajon