Un bel messaggio politico ed istituzionale quello del Presidente Giorgio Napolitano per l'ultimo dell'anno. Simpatico e dolce il richiamo ad un suo ruolo di “nonno d'Italia”. Un richiamo fondamentale quello della partecipazione dei cittadini alla vita pubblica e politica come fattore indispensabile. Mi è mancato, però, il richiamo alla laicità dello Stato. Richiamare il papa cattolico sui valori etici e la famiglia... capisco che siamo in Italia, dove il papa c'è sempre, il Vaticano c'è sempre, ce lo dobbiamo tirare sempre dietro perché il nostro Paese ospita il Vaticano.... però un bel richiamo alla laicità dello Stato ce l'avrei fatto. Anche perché dal Vaticano ci arrivano continui richiami alla non-laicità del nostro Stato e su come fare le leggi. Non sarebbe stato male mettere dei paletti, perché le leggi ce le facciamo per conto nostro, secondo le necessità e le esigenze dei cittadini italiani e non di quelli vaticani.
Infine un grazie al Presidente Napolitano per il suo interessamento ufficiale sull'iniziativa di Marco Pannella, lo sciopero della fame e della sete contro la pena di morte. Spero che questo messaggio del Presidente abbia risposte adeguate e non finisca come con l'eutanasia e Piergiorgio Welby, dove all'importante sollecitazione del nostro Presidente, il Parlamento ha risposto trasformando il tutto, invece che con un'indagine conoscitiva che avrebbe potuto dare le basi al legislatore, in una inutile processione di opinione dove, alla fine, ognuno si terrà la sua e il Parlamento non legifererà.
Donatella Poretti