L’almanaccone impertinente – Tellus 34-38. Annuario di arte, pensosità e letteratura di Labos Editrice, giunge, a chiusura del 2017, quale dono agli abbonati.
Un pregiato volume/dono (personalmente molto gradito), un ventaglio di testi già apprezzati sulla Rivista Web e adesso leggibili, comodamente in poltrona, quando se ne risente il desiderio.
Un omaggio alla indimenticabile Patrizia Garofalo, poeta e critico letterario, recentemente sottratta all’affetto dei familiari e di quanti hanno avuto la possibilità di apprezzarne le doti di grande umanità e di vissuta passione civile.
A lei è dedicata la prima parte dell’annuario con la pubblicazione di in anestesia di cuore, raccolta prefata da Silvia Comoglio la quale ha colto tra i versi un bisogno d’amore: …Un amore e un cuore forti e radicati, di fronte ai quali ci si trova indifesi e sofferenti ma a cui l’autrice non rinuncia perché questa via, la via del cuore, non è una delle tante vie possibili, è per lei l’unica via praticabile, la via necessaria in cui stare e nominarsi: “come l’arancia / malata di tristezza / avvizzita di sole e polvere di sabbia / accarezzo le piume degli uccelli / il volo dell’alba / sillaba di un eco / quanto mi dici / in anestesia di cuore”.
Il volto poetico dell’idea. Disegni per raccontare il pensiero di un’epoca, di Giuseppe Galimberti, accoglie interessanti note critiche sulla falsa concezione dell’architettura che, per lo studioso Galimberti, dovrebbe stare distante dalla politica; diversamente diventa “tecnicismo”. ...Ma l’oggi non chiede all’architetto di essere artista: le chiese – in realtà – assomigliano a capannoni in cui la fede non si trova a suo agio…
Concerto per suoni lontani e parole vicine di Gian Paolo Guerini e Silvia Comoglio (poeta) si configura come un intreccio o scelta esistenziale, quasi la poesia per “esserci” debba confrontarsi con il dato che le si fa incontro. Poesia che aguzza lo sguardo e vede cose che gli altri non possono vedere…
Di “realtà” ed “esperienza”, invece, sono intessuti i testi di Andrea Gatton e Maria Lanciotti, rispettivamente, Le Vite Davanti a Sé e A capo scoperto. Alla ricerca della spiritualità a chiusura del volume. Una scelta antropologica che si fa espressione del vissuto degli autori, abili nel coinvolgere il lettore in quel dire che diventa anche sguardo di chi accoglie, visione e prospettiva rapportate alla propria vita ed esperienza. Scritture in risposta ad una realtà che ci interroga e si interroga su ogni manifestazione umana e culturale che nella stessa realtà si muove.
Un sentito grazie al direttore Enea Sansi e alla Cooperativa editoriale accompagnato da complimenti per la grafica e l’articolazione degli argomenti culturali proposti.
Interpretando il desiderio dei lettori, auguro che la rivista web Tellusfolio possa crescere (subito con un cospicuo ampliamento di adesioni di abbonamento) nella prospettiva di ampliamento e approfondimento, di percorsi diversi e allargamento di orizzonti.
Ricordiamoci che la casa, dove abita la cultura, ha finestre e porte spalancate sulla realtà. Spetta a noi tutti ampliarla.
AA.VV., Tellus 34-38. L'Almanaccone impertinente
Labos Editrice, 2017, pp. 220, € 17,50
(€ 15,00 in abbonamento, spese recapito incluse)