“Kuniyoshi. Il visionario del mondo fluttuante”. Non poteva trovarsi miglior definizione per questo straordinario artista e per la splendida mostra allestita, per la produzione di MondoMostreSkira e a cura di Rossella Menegazzo, sino al 28 gennaio 2018 al Museo della Permanente di Milano.
Ukiyoe, il mondo fluttuante... Immagini sfumate e pur così concrete dell'universo umano e della natura che tutto permea, mestieri e situazioni, animali da leggenda, ma anche umili pesci rossi, attori del teatro kabuki (yakushae) e gatti, briganti e samurai, carpe e draghi, cibi, donne ed eroi, quotidianità e mito, visioni inconsuete e bizzarre, fantasmi, apparizioni e paesaggi sognanti, ricomposizioni alla maniera del nostro Arcimboldo, che forse Kuniyoshi conosceva data la gran quantità di libri e di stampe giunte in Giappone dall'Occidente dopo il XVIII secolo... Una festa per gli occhi della mente e del cuore è questa esposizione dedicata, per la prima volta in Italia, al grande maestro Utagawa Kuniyoshi (1797-1861), un'infinita e meravigliosa successione di silografie policrome (nishikie, ben 165, tutte provenienti dalla Masao Takashima Collection), una stampa che incontrava il gusto e i favori del pubblico, ergo estremamente popolare, un'arte divenuta poi matrice e modello (vedi non solo il mondo anime e manga, ma anche, per esteso, la cultura pop).
Dopo Hokusai, Hiroshige e Utamaro, già destinatari di una mostra, durante lo scorso anno, al Palazzo Reale di Milano non poteva mancare Kuniyoshi, artista oltremodo versatile e dalla cifra stilistica assolutamente originale: nostalgico, ironico, festoso, grottesco e minuzioso nella resa dei particolari, misterioso e illusionistico, anche “sovrabbondante” (analogo del barocco) senza tradire la tradizione. L'itinerario espositivo si divide in cinque sezioni tematiche: Beltà; Paesaggi; Eroi e guerrieri, con una speciale sottosezione (Eroi Suikoden) dedicata ai 108 eroi Suikoden; Animali e parodie; Gatti (una delle grandi passioni di Kuniyoshi, che ne era letteralmente circondato e ai quali innalzava, dopo la loro morte, gli altarini della tradizione buddhista).
«La fama di Kunyioshi è fondamentalmente legata alla serie di silografie policrome che illustrano i 108 eroi del romanzo Suikoden (pubblicato in italiano con il titolo I briganti), divenuto un vero e proprio best seller in Cina e in Giappone alla fine del Settecento e in cui si ritrovano le avventure di una banda di briganti che si muovono a difesa del popolo stremato dalle ingiustizie e dalla corruzione governativa: personalità violente, potenti, armati, dai corpi muscolosi e coperti di tatuaggi che oggi ispirano manga, anime, tatuatori e disegnatori a livello internazionale. Ed è proprio con Kuniyoshi, formatosi sotto il maestro Utagawa Toyokuni, che si afferma il genere delle stampe di guerrieri (mushae) [...] la novità di Kuniyoshi si percepisce immediatamente quando si guarda alle sue stampe di eroi e guerrieri, di animali giganti ed esseri mostruosi, di spettri e apparizioni, oltre che alle sue immagini umoristiche e alle caricature, in cui sperimenta le tecniche grafiche occidentali, osa con composizioni di grandi dimensioni – trittici e polittici fino a sei fogli –, con giochi e parodie, riempiendo le scene di particolari minuti, caricandole di azione e realismo, anche quando i soggetti sono assolutamente surreali. Tutte qualità che nessun altro maestro aveva saputo infondere all’ukiyoe fino ad allora […] cortigiane, geisha, donne dei quartieri di piacere e delle case da tè, ma in molti casi anche di donne comuni, madri con figli o colte nella quotidianità della vita cittadina. Caratterizzate da una certa imponenza della figura, tracciata con linee semplici e decise, presentano un interessante senso del movimento che le rende più reali rispetto alle beltà idealizzate di altri maestri del Mondo Fluttuante». Le superfici illustrate possono avere formato rettangolare, la forma di un ventaglio rotondo (uchiwa) o anche occupare, per l'appunto, trittici e polittici dalla formidabile spettacolarità. Grande è stato il successo riscosso da Kuniyoshi non solo nel Paese del Sol Levante, ma anche in Occidente (Monet possedeva alcune stampe di Kuniyoshi: erano appese nella cucina della celeberrima maison di Giverny).
Come non rimanere abbagliati da Miyamoto Musashi, il quale con la sola spada affronta un'enorme balena gigante, o dallo scheletro gigante ridestato dalla principessa Takiyasha, così come dall'incredibile polittico a sei fogli della battaglia di Shijō Nawate o da Asahina Yoshihide combatte con due coccodrilli nel mare nei pressi di Kamakura Kotsubo osservato da Minamoto Yoriie (Minamoto no Yoriie kō Kamakura kotsubo no umi yūran Asahina Yoshihide shiyū no wani o torau zu), dalle giga (caricature) e dai kagee (giochi di ombre)?
Una mostra di superba bellezza.
Alberto Figliolia
Kuniyoshi. Il visionario del mondo fluttuante, prodotta da MondoMostreSkira e a cura di Rossella Menegazzo. Sino al 28 gennaio 2018. Museo della Permanente, via Filippo Turati 34, Milano (MM3, linea gialla-Fermata Repubblica o Turati).
Orari: tutti i giorni dalle 9:30 alle 19:30 (aperta anche l'8, il 25 e 26 dicembre, l'1 e 6 gennaio), ultimo ingresso un'ora prima della chiusura.
Info e prevendite: tel. 02 9990 1905, www.vivaticket.it; www.lapermanente.it, www.kuniyoshimilano.it, www.facebook.com/KuniyoshiMilano/.
Prenotazioni visite guidate gruppi e scuole: e-mail info@adartem.it, www.adartem.it.
Catalogo Skira.