«Boeri all'attacco dei partiti: “Lo stop all’età pensionabile solo per ragioni elettorali”. Il presidente dell’Inps lancia l’allarme sul rischio di una controriforma della previdenza che potrebbe far scattare di nuovo in alto lo spread. Critico anche sui sindacati: “Non pensano più ai salari”». (la Repubblica.it, 27/10/2017)
La mia simpatia per Boeri, la miglior decisione (presidenza Inps) presa in epoca a leader Matteo Renzi, esplode!: i sindacati non pensano più ai salari perché sono un moloch di dipendenti di un organismo burocratico ‘che si paga da sé’ ed attacca i partiti tutti.
«ROMA – “C'è solo una ragione per non adeguare l'età pensionabile alla speranza di vita: la prossima campagna elettorale”. In questa intervista Tito Boeri (foto ansa), presidente dell'Inps, critica la miopia della politica nell'ultima vicenda pensionistica. Parla del rischio di una “controriforma” e dei possibili effetti sullo spread per colpa della perdita di credibilità. E dice che i sindacati non “difendono i salari ma ormai si battono solo per far aumentare la spesa pensionistica”». (la Repubblica.it, cit.)
Leggere l’intervista per intero è utile, perché il sistema è complesso.
La denuncia finale è semplice: i sindacati si battono per aumentare la spesa pensionistica a prescindere dalla sua sostenibilità perché sono un sistema burocratico avulso dal sociale, che invece lo alimenta. Il ciclo politico dei parlamentari viaggia nella stessa follia. Le pensioni vengono pagate dai contributi dei giovani lavoratori che vedono allontanarsi l’età della pensione. Il sistema sta collassando in allegria: i criminali al potere, il popolo in sofferenza.
Matteo Renzi si penta di essersi piantato questo paletto.
Carlo Forin